Senza dubbio il materasso è uno degli oggetti di casa più amati: su di esso si trascorre oltre la metà del proprio tempo, e la sua comodità è dunque un fattore essenziale nel momento della scelta.
In questo articolo scopriremo qualcosa sulla storia dei materassi, in particolare di quelli del tipo “a molle”, vedremo come sono cambiati nel tempo e perché oggi conviene ancora scegliere un buon materasso a molle.
I materassi: quando, come e perchè
Prima di arrivare al nocciolo della questione, facciamo un pochino di storia.
Il termine materasso, come molti altri nella lingua italiana, viene dall’arabo, e in particolare dalla parola “matrah” che significa, letteralmente, gettarsi o adagiarsi.
I letti sono rimasti molto semplici in tutta l’antichità, e anche nell’alto Medioevo, quando il massimo lusso era possedere un materasso imbottito di paglia. Solo nel Rinascimento si è gradualmente passati all’imbottitura a piume, poi utilizzati in modo pressochè invariato fino all’epoca della Rivoluzione Industriale.
È proprio qui che le cose cambiano: nel 1871 viene infatti inventato il primo materasso a molle, ad opera del tedesco Heinrich Westphal, un prototipo destinato ad avere un enorme successo.
Sempre dell’Ottocento è l’invenzione del materasso ad acqua, mentre per i modelli in lattice e in memory foam è necessario attendere, rispettivamente, gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso.
I materassi a molle sono certamente molto cambiati nel tempo, a partire dalla loro invenzione nel 1871.
Il tipo di molle oggi considerato migliore è certamente quello detto a “molle insacchettate”: di che cosa si tratta esattamente? Le molle insacchettate o “impacchettate” (dalla traduzione letterale dell’originale “pocketed coils”) sono rivestite una per una da uno strato di tessuto che le rende silenziose e isolate fra di loro. Per questo motivo, a differenza delle molle vecchio stampo, sono in grado di agire indipendentemente l’una dall’altra favorendo l’adattarsi del materasso in maniera differente a seconda dei punti in cui la superficie dello stesso viene sollecitata, garantendo dunque un’ideale elasticità.
Esistono anche comodissime varianti ibride, come i materassi memory e molle, che si possono trovare dai migliori rivenditori del settore casalingo, come per esempio De Matteo Home.
Perché scegliere un materasso a molle, o a molle insacchettate
Insomma, se un materasso a molle rappresenta, in generale, la scelta più indicata, è importante distinguere il vecchio tipo di materasso ortopedico, a molle non pocketed (e dunque più rigido, e in alcuni casi anche rumoroso) da quello a molle insacchettate, dotato di caratteristiche ergonomiche eccellenti e decisamente più innovativo.
Tutti i tipi di materassi a molle risultano freschi, leggeri e adatti a tutte le corporature, incluse quelle più robuste. Un materasso a molle ortopedico tradizionale potrà essere disponibile anche in un formato dallo spessore più ridotto (e dunque adattarsi a strutture letto più basse, oppure a modelli di letto “a scomparsa”). Uno a molle insacchettate, di contro, sarà più ingombrante, ma garantirà una performance maggiore.
Occorre operare una scelta in base alle proprie esigenze e possibilità, ma una cosa è certa: con un buon materasso a molle non si sbaglia mai.