La casa è un ambiente protetto per definizione, nel quale trovare ristoro dopo una lunga giornata di lavoro o, comunque, in cui potersi sentire a proprio agio. Questa sensazione proviene, ovviamente, da un senso di protezione e di comfort che alcuni sistemi aiutano a dare, fornendo privacy alle varie stanze dell’abitazione. Parliamo, ad esempio, delle porte, ma anche delle tapparelle, elementi cardine per preservare la privacy all’interno della casa.
La loro funzione all’interno degli stabili, però, non è soltanto relativa all’isolamento dal mondo esterno, creando una vera e propria dimensione a sé stante particolarmente agevole, ma anche quella di rendere la casa più sicura, di avere la giusta oscurità di notte o, in generale, quando si desidera riposare e la corretta luminosità di giorno. Inoltre, le tapparelle si rivelano provvidenziali per proteggere i vetri dalla pioggia e dalla neve, in generale, dalle intemperie e dal sole quando picchia troppo forte.
Visto il ruolo provvidenziale delle tapparelle, appare chiaro che esse siano soggette ad usura. Al fine di assicurarsi sempre il massimo comfort nell’utilizzo di questi sistemi di protezione, quindi, è necessario effettuare la manutenzione periodica adeguata, in grado di arrecare diversi vantaggi in termini di usabilità. In questa guida scopriremo come fare, ma specie ai meno avvezzi e, soprattutto, in condizioni più critiche, riteniamo opportuno rivolgersi ad esperti di settore come quelli di Fabbroetruria.it, che agiscono nell’immediato sul territorio toscano, con grande disponibilità ed efficienza.
Differenti tipologie di tapparelle: info utili
La prima cosa da fare è andare a verificare la tipologia di tapparella sulla quale si sta operando. Ce ne sono, infatti, di diverse e, esse differiscono le une dalle altre per il tipo di materiale di cui sono costituite, oltre che dalla presenza o meno di un motore. Nel caso di quelle manuali, più classiche, esse presentano una serie di stecche unite tra loro attraverso delle guide laterali, movimentate per mezzo di una cinghia. Le tapparelle motorizzate sono sistemi più innovativi, invece, in grado di procurare diversi vantaggi a chi le utilizza.
Queste ultime si muovono con un interruttore collegato alla corrente elettrica e sono in grado di ottimizzare gli spazi e anche le pratiche di manutenzione, richiedendo uno sforzo quasi nullo per il loro funzionamento. In ogni caso, le tapparelle elettriche richiedono un’attenzione maggiore nei confronti dei materiali e dello stress a cui vengono sottoposti, nonostante le pratiche di manutenzione da esse richieste siano, fattivamente, minori.
Tutto ciò che c’è da sapere sulla manutenzione della tapparella
Una volta fatte le dovute premesse, è tempo di scendere nei particolari con le varie fasi di manutenzione della tapparella, differenti anche in funzione del materiale, siano esse in PVC, legno o metallo. A seconda di quest’ultimo, infatti, si adopereranno detergenti differenti. Per tutto il resto, la pratica rimane comune. Innanzitutto, si elimina la polvere con una spazzola dalle setole morbide, mentre per gli angoli bisognerà adoperare un pennello. A questo punto non resta altro che passare un panno umido sulla superficie utilizzando dell’acqua calda con detersivo specifico. In questa fase bisognerà pulire anche le corde della tapparella e le cinghie. È bene essere delicati e minuziosi in ogni step per non compromettere l’aspetto delle tapparelle.
Contro l’usura, per evitare che la tapparella si blocchi occorre controllare le stecche e pulirle dagli eventuali detriti presenti. Quando le stecche si rovinano, poi, bisogna cambiarle, magari rivolgendosi ad un esperto o, comunque, aprendo il cassettone e rimuovendo le vecchie guide in favore di quelle nuove. Si tratta di interventi ordinari dopo anni di utilizzo e che, spesso, interessano anche le cinghie. La pulizia va effettuata durante il periodo estivo, mentre i controlli interni al cassonetto andrebbero ripetuti ogni due anni.