Gli infissi in casa svolgono un ruolo essenziale nell’efficienza energetica e nel comfort, perché garantiscono l’isolamento termico e acustico. Ma come capire se gli infissi presenti nell’abitazione sono ancora efficaci o è arrivato il momento di sostituirli? A volte è facile ignorare i primi segni di deterioramento, considerandoli come piccoli problemi temporanei. Però, riconoscere tempestivamente questi segnali può aiutare a migliorare l’efficienza, a risparmiare dal punto di vista economico e ad aumentare il comfort in casa.
Cosa fare per sostituire gli infissi
Una volta rilevati i classici segnali di usura e appurato che è necessaria la sostituzione degli infissi, si possono prendere in considerazione diverse opzioni, tra cui le principali sono notoriamente il PVC (per saperne di più sulle sue caratteristiche segnaliamo la sezione riservata a infissi e serramenti in PVC su infissidema.it) e l’alluminio, anche se pure il legno continua a ritagliarsi il suo spazio.
Se si sono identificati i segnali che indicano la necessità di sostituire gli infissi, è importante rivolgersi ai professionisti del settore. La prima cosa da fare è contattare un’azienda specializzata nella produzione e nell’installazione di infissi, richiedendo un preventivo. Bisogna assicurarsi di scegliere un team con esperienza e buone recensioni, valutando i materiali che meglio si adattano alle esigenze personali.
I primi segnali da valutare: gli spifferi e le correnti d’aria
Un segnale del fatto che gli infissi stanno perdendo efficacia è la presenza di spifferi. Se si percepiscono correnti d’aria vicino alle finestre, anche quando sono chiuse, significa che l’isolamento non è più ottimale. Gli spifferi indicano una perdita di efficienza energetica, che comporta una maggiore dispersione di calore durante l’inverno e un eccessivo riscaldamento in estate. Questa situazione non fa altro che portare ad un aumento delle bollette dell’energia.
La formazione di condensa
La formazione di condensa tra i vetri è un altro segnale evidente di un problema agli infissi. In condizioni normali non dovrebbe verificarsi condensa tra le lastre di vetro, perché l’aria sigillata tra di esse garantisce l’isolamento termico. Se questo viene compromesso, penetra l’umidità e si determina la formazione della condensa. Il fenomeno in questione, quindi, indica che l’infisso non sta più svolgendo la sua funzione isolante e che è giunto il momento di considerare una sostituzione.
La difficoltà nell’apertura e nella chiusura
Se aprire e chiudere le finestre è diventato difficile, gli infissi potrebbero essere danneggiati o i meccanismi potrebbero essere particolarmente usurati. Un infisso che non scorre correttamente compromette la praticità nella vita quotidiana e anche la sicurezza della casa. Le cause possono essere legate al deterioramento dei materiali, alla deformazione della struttura o all’usura dei componenti meccanici.
Il rumore eccessivo dall’esterno
Se la casa è diventata più rumorosa rispetto al passato e si sentono chiaramente il traffico e altri rumori esterni, vuol dire che gli infissi non isolano più adeguatamente dal punto di vista acustico. Un infisso di qualità deve essere in grado di bloccare efficacemente i rumori esterni, per un ambiente tranquillo. Il peggioramento dell’isolamento acustico può essere indicativo di materiali o di vetri degradati.
I segni visibili di usura
Il controllo visivo degli infissi presenti in casa potrebbe rivelare crepe o altri segni di danneggiamento. L’usura visibile, come il legno che si sfalda o il materiale che presenta segnali di ruggine, indica chiaramente che è necessaria una sostituzione. Gli infissi danneggiati sono meno efficienti dal punto di vista energetico, ma, come si è visto in precedenza, possono anche rappresentare un vero e proprio rischio per la sicurezza.
Le bollette dell’energia elevate
Infine, è bene monitorare anche i costi dell’energia. Se si notano dei prezzi delle bollette in aumento, la colpa potrebbe essere proprio degli infissi ormai datati. L’isolamento inefficace porta il sistema di riscaldamento o di raffreddamento a lavorare di più, aumentando il consumo di energia.