Roma, 30 apr – Una creatura leggendaria che in quanto tale è frutto dell’immaginazione. Nulla di più, per quanto il mistero piaccia sempre e un po’ a tutti noi intrighi l’idea che in realtà qualcosa di vero dietro alle leggende ci debba pur essere. In tanti d’altronde hanno creduto nell’esistenza dello Yeti, poco amorevolmente conosciuto come “l’abominevole uomo delle nevi”. A partire dal XIX secolo giornalisti, militari ed escursionisti britannici hanno addirittura testimoniato in vari casi di averlo visto o di essersi imbattuti nelle sue enormi impronte impresse sulla neve.
Divertente, utile per incentivare magari il turismo o appassionare i più piccoli. Ma nulla di serio, almeno sino ad oggi. L’esercito indiano ha infatti dichiarato di aver trovato le prove dell’esistenza dello Yeti, pubblicando sul proprio account Twitter le foto di un’orma gigante sulla neve. I militari indiani non hanno avuto alcuna remora ad attribuirla alla creatura leggendaria, scatenando ovviamente ilarità e polemiche sui social.
“Per la prima volta, l’IndianArmy Moutaineering Expedition Team ha scoperto le misteriose impronte della mitica bestia ‘Yetì, della misura di 81 centimetri per 38, vicino al campo base di Makalu il 9 aprile 2019. In passato questo elusivo uomo delle nevi era stato visto al Parco nazionale del Makalu-Barun, che si trova in Nepal”, scrive l’esercito indiano nel post condiviso da milioni di persone.
Il fascino della leggenda
A confermare la scoperta, senza dubitare dell’attendibilità, è stato addirittura il prestigioso Times of India. Secondo il quotidiano indiano, nonostante l’esercito abbia individuato le impronte lo scorso 9 aprile, prima di pubblicarne le foto ha voluto attestare che corrispondessero sul serio a quelle dello Yeti. Non solo, vista l’ovvia incredulità degli utenti social, l’esercito indiano ha sottolineato che si tratta di “prove” che sono state “fotografate” e poi “consegnate agli esperti in materia”.
A tal proposito, nel 2013, la ricerca di un esperto in materia, ovvero uno scienziato britannico, stabilì che in realtà le grandi impronte fotografate negli anni, sono in realtà lasciate sulla neve da orsi bruni. Troppo scontato per l’Indian Army. Perché dove, se non in India, una credenza mitica può sbaragliare la realtà?
Eugenio Palazzini