Nuova Delhi, 24 feb – Il primo ministro canadese Justin Trudeau è giunto a Nuova Delhi sabato scorso, eppure il suo omologo indiano Narendra Modi ha deciso di incontrarlo quasi una settimana dopo. Come mai? Questa volontaria trascuratezza dell’ospite sembrerebbe dipendere da un incidente diplomatico di non poca portata.
È difatti confermato che la delegazione canadese abbia invitato ufficialmente ad una cena in onore dell’arrivo di Trudeau e della sua famiglia, presso la residenza del commissario canadese a Nuova Delhi, anche quello che è risultato essere un estremista indipendentista sikh. L’uomo al centro della controversia è Jaspal Atwal, un cittadino canadese di origini indiane, che nel 1987 venne condannato a 20 anni di carcere per tentato omicidio da un tribunale canadese per aver preso parte parte durante l’anno precedente, sull’isola di Vancouver, all’attentato contro l’allora ministro indiano Malkiat Singh Sidhu (che fu gravemente ferito nell’attacco), insieme ad altri membri della International Sikh Youth Federation, un gruppo estremista bandito in Canada come negli Usa e in India che mirava alla creazione di uno stato indipendente per il Khalistan.
L’invito ufficiale è stato immediatamente ritirato non appena si è sollevata una vasta ondata di polemiche e la colpa è stata data all’errore di un parlamentare senza incarico, ma i media canadesi hanno rilasciato diverse immagini di Atwal in posa con Sophie Trudeau proprio pochi giorni prima della cena di gala incriminata, in più di un’occasione. Raveesh Kumar, portavoce del ministero degli affari esteri dell’India, ha dichiarato di non sapersi spiegare l’apparente “svista”, e di volerci vedere più chiaro, visto che Atwal (che dal canto suo nega la sua appartenenza alla delegazione ufficiale canadese e professa la sua presenza sul suolo indiano per mere ragioni di affari) ha necessariamente dovuto ricevere un visto approvato per entrare in India, non essendone cittadino.
Il legame controverso tra i movimenti indipendentisti sikh ed il Canada, dove i sikh sono quasi mezzo milione, ha radici lontane, da quel 1985 in cui i separatisti indiani fecero saltare in aria un volo Air India decollato da Toronto, uccidendo tutte le 329 persone a bordo tra passeggeri e membri dell’equipaggio, fino ai giorni nostri con foto di Trudeau ad un evento sikh a Toronto l’anno scorso, dove sono state esposte bandiere e manifesti separatisti.
E dire che il povero Justin, leader indiscusso del politicamente corretto globale, era già decisamente infastidito dall’ilarità scatenata sui media di mezzo mondo dalle foto di questo sfortunato e involontariamente tragicomico viaggio. Nelle foto, Trudeau e la sua famiglia indossano abiti improbabili anche per parecchie produzioni di Bollywood, completamente inadatti al contesto istituzionale ed evidentemente atti solo ad appagare un malato sentimento di xenofilia, tanto da essere descritti online da diversi media locali come “eccessivamente indiani”. Al posto di trasmettere ammirazione e rispetto per la cultura Indiana in effetti, l’abbigliamento della famiglia Trudeau fa pensare solo ad una famiglia di ricchi occidentali dopo una lezione di Yoga.
Alice Battaglia
La prima visita ufficiale in India di Justin Trudeau sta andando di male in peggio
151
4 comments
Questo idiota comunista globale è il figlio di una dinastia politico/nobiliare canadese che gli ha permesso di vincere a man bassa le elezioni investendo milioni di dollari canadesi………il solito figlio di mammina e papino tipico elemento da centro sociale…..si faccia una canna e stia zitto, personaggio ridicolo.
Si è messo anche il puntino rosso in fronte!!! Evidentemente gli avevano fatto credere che era il carnevale indiano!
Per descrivere chi è questo, in aggiunta al commento sopra, basta dire che in una regione del Canada stà diventando contro la legge usare il lui per l’uomo(he) e il lei per la donna(she)
La famiglia Addams ha più dignità.
[…] Leggi anche – La prima visita ufficiale in India di Justin Trudeau sta andando di male in peggio […]