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Venezuela, il referendum contro Maduro si farà nel 2017

by Guido Bruno
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MaduroCaracas, 22 sett – Il referendum revocatorio contro il presidente Nicolas Maduro, richiesto dall’opposizione anti-chavista, si terrà nel primo trimestre del 2017. Il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) ha respinto l’ipotesi che il referendum si possa tenere quest’anno e di conseguenza crollano le speranze degli oppositori, che spingevano per le elezioni presidenziali anticipate in caso di revoca del mandato a Maduro. Se il referendum dovesse avere esito positivo la presidenza passerebbe al vice-presidente Aristóbulo Istúriz lasciando il potere in mano ai chavisti.

Il CNE in un comunicato chiarisce che la raccolta delle firme avverrà il 26, 27 e 28 ottobre e i promotori dovrebbero raggiungere il 20% di firme nelle liste elettorali di ogni regione, successivamente l’ente dovrà convalidare le firme dopo 30 giorni. Se la percentuale minima verrà raggiunta la consulta si riunirà i primi di dicembre e da quella data partiranno i 90 giorni di tempo entro cui si potrà tenere il referendum. Dopo la decisione del CNE sono piovute le critiche dell’opposizione, l‘ex rettore del CNE Vicente Diaz ha dichiarato che la Costituzione richiede una raccolta firme su base nazionale e non regionale. A suo avviso, si pretende che la Mesa de Unidade Democrática (MUD) desista dalla sua intenzione di realizzare il referendum.

Intanto, oltre alle beghe interne, il presidente Maduro deve affrontare l’isolamento regionale a cui è sottoposto il Venezuela nell’ambito del MERCOSUR. In una dichiarazione congiunta Brasile, Argentina e Paraguay hanno richiesto alla repubblica bolivariana di adeguare le normative interne relative a commercio, infrastrutture, difesa e diritti umani agli standard comuni del Mercosur, altrimenti dovrà lasciare la presidenza il 1 dicembre 2016. Negli ultimi giorni si paventa anche la possibilità di un espulsione. Il Venezuela in sostanza dovrebbe fare approvare dall’Assemblea nazionale almeno 300 leggi e 40 trattati internazionali per adeguarsi in modo permanente al Mercosur. Il presidente Maduro respinge queste richieste nettamente durante il suo programma radio televisivo “Non si può mettere in discussione la presidenza pro tempore del Venezuela nel Mercosur. Ora dicono che ci vogliono espellere. Espellere a noi?…Il Venezuela è il Mercosur. Il cuore, la testa e l’anima del Mercosur sono nel Venezuela di Bolivar”

Guido Bruno

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Roberto 22 Settembre 2016 - 3:15

Scusate l’ OT ma sta diventando veramente difficile leggere questo giornale col cellullare: oltre ad essere lentissimo a caricare vista la massiccia presenza di banner pubblicitari, quando si clicca su un articolo si aprono una serie di pop up molestissimi che spesso si comportano come virus e non c’è verso di chiuderli se non chiudendo il browser.
È insopportabile e se non risolvete la cosa penso perderete molti lettori, me compreso.

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