Roma, 30 giu – Scrivendo l’articolo (link) sulla vicenda di Ustica per “Il Primato Nazionale”, in occasione del 34esimo anniversario del disastro avvenuto il 27 giugno 1980, non potevo immaginare che proprio il premier Hollande annunciasse la rimozione dei segreti da parte francese. Infatti nell’articolo spiegavo che il trasporto dell’uranio arricchito per il reattore nucleare Osirak dalla Francia all’Iraq potrebbe essere stato la causa scatenante del disastro in cui rimase vittima lo sfortunato aereo civile italiano.
Il “segreto rimosso” riguarda per adesso l’attività di volo sulla base militare corsa di Solenzara. Ufficialmente, per tutti questi 34 anni, le autorità francesi avevano dichiarato che l’attività di volo si era chiusa alle ore 17, adesso finalmente si ammette che è proseguita ben oltre quell’orario.
In effetti lo sapevamo già da almeno una ventina di anni: il Generale dei Carabinieri Bozzo quella sera era in vacanza con la famiglia proprio a Solenzara, ed ha testimoniato di essere stato talmente disturbato da decolli e atterraggi proseguiti tutta la notte da decidere di lasciare l’albergo.
Ma vista la buona volontà mostrata dal Presidente Hollande, e in qualità ormai di memoria storica degli aspetti tecnici della vicenda, approfitto per suggerire di rimuovere un altro paio di segreti francesi.
1) Quando e come sono stati effettuati i trasporti di uranio arricchito dalla Francia all’Iraq, come già indicato nell’articolo pubblicato ieri?
Si tratta appunto di una ipotesi investigativa che si è fermata di fronte ai “segreti” opposti al magistrato italiano sia dalla Francia sia dalla AIEA di Vienna.
C’è stato un trasporto di uranio arricchito partito dalla Francia e transitato sul luogo del disastro la sera del 27 giugno 1980?
2) La vicenda del misterioso volo Ajaccio-Tripoli. Anche su questo aspettiamo da una ventina di anni una risposta dalla Francia.
Dalla Corsica sicuramente parte, circa una ora prima del disastro, l’aereoambulanza 5A-DDY di proprietà dello Stato libico. Si tratta di un Beechcraft 200, bimotore turboelica che vola di crociera a 270 nodi (di velocità massima fa 290 nodi). Da Ajaccio per Tripoli.
Il Giudice Dott. Priore chiede conto con rogatoria internazionale alla Francia di questo 5A-DDY decollato da Ajaccio per Tripoli, che risulta nelle registrazioni dei colloqui fra radaristi francesi di Tolone e radaristi italiani di Poggio Ballone (che segue il volo come LL037)
La Francia risponde, per tramite della Direzione Generale della Polizia dell’Aria e di Frontiera, che non c’è stato nessun volo Ajaccio-Tripoli.
Ma, facendo una verifica nell’Archivio Generale delle Ferrovie dello Stato, dove sono conservate le ricevute del pagamento delle tasse di sorvolo sull’Italia, emerge quella del pagamento della tassa di sorvolo sulla Sardegna da parte dell’aereoambulanza libica 5A-DDY, decollata da Ajaccio e diretta a Tripoli.
Ci aveva pure pagato le tasse!
Il Magistrato fa una seconda rogatoria alla Francia chiedendo nuovamente conto del volo Ajaccio-Tripoli e adducendo le prove, ma la “la Francia non risponde”.
Sarebbe molto importante ai fini della conoscenza dei fatti sciogliere il mistero su questa fantomatica aereoambulanza libica.
Infatti l’unica traccia che ho sul radar assimilabile a 5A-DDY (AJ453 cod. 56 Zombie sul radar militare di Marsala) mi vola a quasi 500 nodi: un caccia militare! Sicuramente non è l’aereoambulanza 5A-DDY perchè il Beechcraft 200 fa al massimo i 290 nodi. E quindi il piano di volo è falso: come pacifica “aereoambulanza” è decollato in realtà un aereo molto più performante.
Possibile che ad Ajaccio non se ne siano accorti? E poi, siamo logici, dagli aereoporti civili come Ajaccio partono le aereoambulanze, i caccia partono dagli aereoporti militari come ad esempio Solenzara. Sono i caccia che volano a 500 nodi, mica le aereoambulanze.
Dopo aver sorvolato tutta la Sardegna (correttamente ci paga le tasse!) e mentre è seguita dal radar militare di Marsala con la sigla AJ453 questa misteriosa aereoambulanza emette due echi radar anomali, e la cosa è così “anomala” che la traccia AJ453 cod. 56 “Zombie” (velivolo di un paese del Patto di Varsavia, o potenzialmente ostile (fra cui la Libia) viene passata a cod. 76 “Assegnata all’intercettore pilotato”.
Contemporaneamente sulla verticale della base caccia intercettori di Trapani-Birgi viene creata la falsa traccia AJ000 cod. 64 “Intercettore pilotato” che dovrà guidare verso il bersaglio la coppia di F104 Starfighter che nello stesso momento sarà andata in allarme (il tutto dura pochissimi minuti, le emissioni anomale non si ripetono e tutto rientra)
E siamo a circa mezz’ora prima del disastro di cui rimane vittima il DC9 I-Tigi e i suoi ignari passeggeri.
(i dettagli a questo link)
Ecco, ho voluto suggerire al Presidente Hollande un altro segreto francese da sciogliere.
Chi c’era, cosa era in realtà il volo Ajaccio-Tripoli?
Luigi Di Stefano*
* Perito di parte civile per conto della compagnia aerea Itavia nell’inchiesta sul disastro aereo di Ustica.