Abu Kamal, 9 nov – L’esercito del presidente siriano Bashar al Assad ha ottenuto un’altra importante conquista, strappando all’Isis la citta di Abu Kamal, detta anche Al- Bukamal. Era considerata l’ultima grande città sotto il controllo dell’Isis, e si trova a sud della provincia di Deir Ezzor. Stando a quanto riferisce l’osservatorio siriano per i diritti umani, Abu Kamal è ancora parzialmente sotto assedio e diversi feroci combattimenti sono ancora in corso nella zona.
Sebbene Abu Kamal sia una città abbastanza piccola, prima della guerra contava circa 40 mila abitanti, la sua importanza è strategica perché possiede un aeroporto ed è molto vicina, ancora più di Deir Ezzor, al confine iracheno. Da qui, negli ultimi tre anni, i miliziani inviavano forniture ai loro “colleghi” in Iraq.
Qui sono fuggiti i jihadisti che erano scappati da Deir Ezzor e da Qaim, in Iraq. Prima ancora qui erano confluiti i combattenti in fuga scappati da Mosul e da Raqqa. In tutto si pensa che in città ci siano ancora più di mille miliziani dello Stato Islamico, anche se non è chiaro quale sia la composizione etnica di questi jihadisti. Si ritiene assai probabile che gran parte di loro siano foreign fighters, disorientati perché poco pratici del territorio. Per questo è stato relativamente semplice per le forze governative siriane riuscire ad accerchiarli e a chiuderli in piccole aree nella zona del fiume Eurfate. Gli americani sostengono che in totale i miliziani rimasti siano ben di più e tra Abu Kahmal e i villaggi vicini siano tra i 2.500 e i 3.000.
Il fatto che anche Abu Kamal sia stata persa dall’Isis significa che in Siria il sedicente Stato Islamico avrà vita assai breve. Ne è convinto anche il presidente francese Emmanuel Macron, che dalla base militare di Abu Dhabi ha annunciato che ormai è questione di pochi mesi: “Quasi due anni, giorno più giorno meno, dopo gli attentati, abbiamo vinto”, ha detto Macron ricordando gli attentati del 13 novembre 2015 che hanno sconvolto la Francia.
Anna Pedri
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