Roma, 20 mag – Quale futuro scegliere per l’Europa? Se siete indecisi non disperate, c’è già chi sta scegliendo per voi. Ormai non lo nascondono neanche più: in questi giorni, ad esempio, gli utenti Facebook finlandesi si sono visti comparire sui propri feed una compagna sponsorizzata dal Parlamento Europeo (quindi pagata con soldi pubblici) che lascia ben poco spazio all’immaginazione riguardo al tipo di futuro sognato nell’umida Bruxelles (non che non ne fossimo già al corrente):
La foto, ben lungi dal ritrarre una coppia scandinava, è corredata da didascalia che recita “Scegli il futuro dell’Europa, vota alle elezioni europee del 26 maggio”. Lo slogan in basso, con tanto di bandiera Ue ripete: “Scegli il tuo futuro”. Ed eccolo, il “futuro”. Che i tecnocrati Ue avessero in mente misure che favorissero sostituzione, ius soli, racial mixing, accoglienza e integrazioni non è mai stato un mistero, ma che il Parlamento Ue decidesse di propagandarlo con denaro pubblico, è certamente una spia di quali siano le vere priorità – e della determinazione con la quale queste verranno messe in atto. La fotografia in questione non è altro che uno fermo immagine dello stucchevole (e al limite del diabolico) video di propaganda diffuso il 25 aprile (!) sulla pagina ufficiale del Parlamento Ue, in cui vengono narrate parallelamente le storie di alcune coppie a partire dal momento in cui le partner, tutte incinta, sentono che è giunto il momento di partorire: l’ingresso in ospedale, la sala parto, il primo vagito del bambino ancora avvolto nella placenta, l’emozione dei padri, le madri esauste ma con il cuore traboccante di felicità. Il tutto girato in slow motion, perché risulti ancora più emozionante, e accompagnato dalla voce di una bambina che scandisce frasi alla Greta su ambiente, pace, uguaglianza, e democrazia e l’importanza di fare il proprio dovere per donare all’Europa un futuro di condivisione e di diritti. Tutto prevedibile, ci stupiamo solo dell’assenza nel video della coppia di lesbiche, oppure i due partner uomini con la donna in maternità surrogata. E ancora di più, siamo sconcertati dal fatto che nessun mastino dei diritti lgbt sia ancora arrivato a frignare per questa imperdonabile lesione dei diritti.
Cristina Gauri
3 comments
.gli lgbt non protestano perché, la mamma e il papà, sono negri…sui negri, hanno l’ordine di non protestare… soprattutto se islamici…
… Greta, è meglio che non si sposti più dalla Svezia…..da quando è venuta in Italia, a parlare di ” surriscaldamenti”, è tornato l’inverno…
Negracci improduttivi! L’ unica cosa che producono in abbondanza, (purtroppo!!!), è il loro malseme. Inutile e dannoso. (In una mia poesia intitolata: “Madama la Boldrina”, una strofa recita: “Lei ci impon la convivenza con chi di cui faresti senza!”. Che schifo!!!