Karkamis, 11 feb – L’esercito turco ha sequestrato nel distretto di Karkamis, al confine con la Siria, 15 chilogrammi di esplosivo e 5 cinture utilizzabili per attacchi suicidi nei bagagli di un gruppo di persone provenienti dalla città siriana di Jarabulus, controllata dai jihadisti dell’Isis. I fermati, secondo quanto scritto nel comunicato dell’esercito di Ankara, sono quattro uomini, dieci donne e venti bambini.
Come mostrato nel nostro videoreportage realizzato per Il Primato Nazionale, i Falchi del Deserto di Assad meno di un mese fa hanno sequestrato nella riconquista di Salma, cittadina siriana non lontana dal confine turco, armi in dotazione ai jihadisti in cui è ben visibile la mezzaluna di Ankara. Segno inequivocabile che la Turchia sta attuando un doppio gioco preoccupante: da una parte permette ai terroristi di entrare e uscire dalla Siria armati di tutto punto, dall’altra mostra al mondo di bloccare i potenziali jihadisti diretti in Europa.
Nonostante poi la chiusura delle frontiere attuata negli ultimi giorni da Ankara, ufficialmente le porte sono ancora spalancate e i profughi continuano ad arrivare in Europa. In pratica la Turchia permette sottotraccia ai terroristi di riversarsi in massa in Siria, per poi consentire loro di tornare indietro utilizzandoli come arma di ricatto con i Paesi Ue.
Eugenio Palazzini