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I tracciati radar lo confermano: la Turchia cercava il pretesto

by Alberto Palladino
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Schermata 11-2457351 alle 15.10.02Damasco, 24 nov – Sono bastati pochi secondi ad Ankara per autorizzare l’attacco conto l’aereo russo. Il jet abbattuto avrebbe sconfinato per appena quindici secondi nello spazio aereo turco.

Lo affermano fonti militari turche che hanno in questi minuti pubblicato le carte dei tracciati radar che segnano le traiettorie e i tempi dei velivoli coinvolti.

Sembrerebbe, se le mappature si dovessero rivelare affidabili, che il jet russo sia stato abbattuto nonostante la contestata violazione non sia stata che un tragico ma insignificante errore di posizionamento geografico.Schermata 11-2457351 alle 15.10.18

Il velivolo, che stava bombardando posizioni dei terroristi, avrebbe infatti occupato lo spazio aereo turco appena per quindici secondi, un errore che sarebbe passato inosservato in altre occasioni ma che è bastato alla Turchia, che come si vede dal tracciato in bianco seguiva il volo del velivolo russo, per portare l’attacco.

Un precedente gravissimo considerata l’appartenenza della Turchia nell’alleanza della Nato e che potrebbe aprire una escalation di dimensioni incontrollabili tra i due poli strategici: Nato e Russia.

Alberto Palladino

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