Roma, 12 ago – Il Togo, con una popolazione di 8 milioni di abitanti, importa dalle vicine Ghana e Nigeria più della metà dell’energia elettrica di cui necessita. Una situazione che, alla lunga, rischia di diventare insostenibile. Per questo il governo sta tentando di raggiungere l’autosufficienza energetica, puntando anche e soprattutto sulle fonti rinnovabili. I risultati di questa politica stanno iniziando a vedersi.
In Togo energia pulita per più di 150mila persone
Circa due mesi fa, nella parte centrale della nazione a 250 chilometri a nord della capitale Lomé, è stata inaugurata una centrale solare da 50 megawatt di potenza installata. L’impianto potrà fornire energia a 158mila persone, evitando contemporaneamente l’emissione di più di un milione di tonnellate di anidride carbonica. La centrale, costruita da Amea Togo Solar (filiale dell’emiratina Amea Power), è costata 64 milioni di dollari. Le risorse sono arrivate da un prestito congiunto erogato dalla Banca di sviluppo dell’Africa occidentale e dall’Abu Dhabi fund for developmente. Una caratteristica peculiare dell’impianto è il fatto di utilizzare una tecnologia che permette ai pannelli di seguire i movimenti del sole. Garantendo così una maggiore efficienza, visto che possono ricevere sempre il massimo dell’irraggiamento.
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Il presidente del Togo Faure Gnassingbé non ha nascosto la sua soddisfazione riguardo alla conclusione del progetto, che non solo fornirà energia pulita ma garantirà anche accesso all’energia elettrica a coloro che oggi ne sono privi. Questo avrà importanti conseguenze economiche, senza contare che l’impianto è stato realizzato in soli 18 mesi. Per quanto importante, però, la centrale solare non sarà l’unica. In cantiere, sempre nella stesa località, è infatti prevista la costruzione per fine anno di un altro sito da 20 megawatt e altre centrali solari saranno costruite in altre zone del paese.
Giuseppe De Santis