Roma, 23 lug – Alla fine il killer di Monaco si è rivelato un iraniano di passaporto tedesco. Un bello choc per i commentatori che hanno passato tutta la notte a parlare di “terrorismo di destra”. Una etichetta pronto uso, da utilizzare con molta più disinvoltura di altre: sarebbe bastata una carnagione chiara e un capello particolarmente corto per avvalorare la tesi, laddove per parlare di terrorismo islamista occorrono sempre mille verifiche e contro-verifiche. E invece è andata male: niente retorica sull’odio che serpeggia, niente accuse ai populisti di avvelenare il clima, si incrociano le dita per la prossima strage.
Ma come è sorta l’idea di un terrorista di “estrema destra”? Tutto nasce dal famoso video in cui una persona, da un palazzo adiacente al centro commerciale, lo insulta chiamandolo con l’equivalente tedesco di “stronzo”. Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese. L’attentatore dice “sono tedesco, nato in Germania, in un quartiere povero e abitato da persone che prendono il sussidio pubblico”. Nel corso del dialogo, il killer avrebbe detto all’interlocutore: “A causa tua sono stato vittima di bullismo per sette anni…”. La sottolineatura dell’identità tedesca ha subito dato da pensare: il killer si riferiva solo al suo passaporto o anche alla sua etnia? In effetti sembra difficile immaginarsi gli attentatori di Parigi rivendicare la propria nazionalità francese o belga. Del resto una delle chiavi ideologiche dello Stato islamico è proprio quella di sovrapporre l’identità musulmana a ogni questione di cittadinanza (è il motivo per cui molto spesso i foreign fighters bruciano i passaporti appena arrivati nel Califfato). No, non poteva essere un immigrato. Di sicuro era un tedesco, alto, bianco e biondo. Dopodiché si sono rincorse incontrollate testimonianze sull’attentatore che urlava insulti xenofobi, mentre c’era chi giurava di avergli sentito dire “Allah è grande”.
Qualcuno, poi, si è ricordato degli attentati del 22 luglio 2011, ad opera di Breivik. Ovvio: un emulo del “neonazista” norvegese voleva festeggiare a modo suo i cinque anni dal massacro (inutile, ormai, far notare per l’ennesima volta che lo stragista norvegese non era affatto “nazista” e che anzi del nazismo parlava malissimo). Breivik, tuttavia, nel suo disegno malato e sanguinario ha colpito obbiettivi politici, se così li vogliamo chiamare. Un “neonazista” che spara a casaccio sulla folla dei suoi connazionali è un po’ più strano. Insomma, se la strage di Monaco appariva insolita come attacco islamista, la pista dell’estrema destra sembrava calzare ancora meno. Fino alla scoperta: si trattava di un “nuovo tedesco”. E giù, di corsa a riscrivere gli editoriali già confezionati sul filo nero che da Trump, Le Pen, Pegida, Salvini e CasaPound arriva fino alla mattanza del centro commerciale. Qualche sciacallo stanotte è rimasto a digiuno.
Adriano Scianca
7 comments
…patetici parassiti col cervello all’ammasso .
Li sentivo cianciare della tensione seminata da Pegida e Alternativa per la Germania, tuttologi sinistronzi blaterare di naziskin che periodicamente assaltano centri d’accoglienza. Da vomito poi l’accostamento con la strage di Utohia che come giustamente sottolineate, col nazismo non c’entrava niente.
Immagini come al solito chiare, pulite, inquadrature ferme. Ma che mezzi usano i nokia anni 90? con foto da 9kb max? I fratelli Lumiere erano più avanti di un bel po’…..
Sono mono tono………….
È sempre colpa di noi fascisti. Rivendico la mia colpevolezza su tutto, sempre ed ovunque. 😀
E stavolta c’è cascato pure il Quotidiano Nazionale, in genere molto guardingo nei confronti di certa disinformazione antifascista. Insomma, ci resta solo il Primato Nazionale. Grazie, Scianca, sei il nostro leader!
Ennesima figura di merda che si sono fatti! Poi noto che questo imbecille ha sparato perchè è stato vittima di “bullismo”. Tenendo conto la canea che si fa contro il bullismo (schermaglie da adolescenti trasformati in casi di stato!) che le “vittime” ormai fanno parte del martirologo occidentalizzato, non vorrei che qualcuno di costoro volesse emulare, sentendosi autorizzato “moralmente”!
destra sinistra nazi comunista..uno e’ quello che E’ DA CIO’ CHE COMPIE non certo per le idee politiche
“(inutile, ormai, far notare per l’ennesima volta che lo stragista norvegese non era affatto “nazista” e che anzi del nazismo parlava malissimo)”
Per questo che in aula faceva il saluto nazista?