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Tensioni navali nello Stretto di Hormuz e nel Mar Baltico

by Giuseppe Maneggio
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Teheran, 30 apr – Negli ultimi giorni è salita la tensione in acque internazionali, nello Stretto di Hormuz. Nervi tesi tra Iran e Stati Uniti per il sequestro di una nave cargo mentre nel Mar Baltico la marina finlandese ha intercettato un sottomarino che si aggirava nelle loro acque territoriali.

Sequestro nave cargo danese con a bordo 24 marinai – A lanciare la notizia del presunto sequestro, da parte iraniana, di una nave mercantile americana con a bordo 24 marinai statunitensi è stata la tv saudita Al Arabiya. La notizia è stata prontamente smentita dal Pentagono, che ha precisato che la nave cargo in questione è la MV Maersk Tigris, di proprietà danese battente bandiera delle Isole Marshall. Le autorità statunitensi hanno specificato che a bordo non era presente nessun cittadino americano e che non c’è stato un loro coinvolgimento nella questione.

Secondo le ricostruzioni ancora confuse e contraddittorie la nave cargo Maersk Tigris, diretta negli Emirati Arabi, avrebbe violato le acque territoriali iraniane mentre attraversava lo Stretto di Hormuz che divide l’Iran dall’Oman. Il mercantile è stato intercettato da navi vedetta iraniane che hanno intimato al comandante di fermarsi, e solo dopo aver ricevuto un rifiuto hanno sparato colpi di avvertimento. I militari sono poi saliti a bordo e hanno ordinato il cambio di rotta verso il porto di Bandar Abbas.cartina_hormutz

Non si sono fatte attendere le proteste dagli Usa che hanno definito l’azione come un “atto provocatorio perché la nave stava seguendo una rotta marittima internazionalmente riconosciuta”, le autorità statunitensi hanno poi chiarito che la presenza nella zona di una portaerei e un cacciatorpediniere, motivata dalla richiesta di soccorso pervenuta dalla Maersk Tigris, è solo per il controllo della situazione. Pronta la risposta iraniana che smentisce ciò che rimane della ricostruzione del network saudita, tramite l’agenzia semi-ufficiale Farsi hanno fatto sapere che il mercantile è stato confiscato su richiesta dell’Organizzazione portuale marittima iraniana perché vi era un contenzioso aperto con la compagnia danese.

La vicenda, ancora da chiarire, potrebbe essere inserita nello scontro diplomatico in corso tra Iran e Arabia Saudita e Usa riguardo la recente escalation di violenza in Yemen e per il coinvolgimento delle parti nel conflitto in Siria. La distensione dei rapporti iraniano-statunitensi iniziati un mese fa con l’accordo sul nucleare sono già svaniti.

Scaramucce o reale minaccia russa? – Nervi tesi anche nel Mar Baltico, dove la presenza di un sottomarino non identificato in acque territoriali finlandesi ha fatto scattare l’allarme ad Helsinki. Un episodio del genere si era verificato nell’arcipelago di Stoccolma, creando non poche polemiche riguardo una possibile ma poco credibile minaccia russa causata dalla situazione instabile in corso in Crimea.

La marina finlandese ha fatto sapere che nei giorni scorsi è stata avvistata per due volte la presenza di un sottomarino non identificato, sono state sparate sei bombe subacquee d’avvertimento che non hanno causato danni. Il ministro della Difesa, Carl Haglund ha aggiunto che “sono stati rilevati dei suoni che suggerivano che ci fosse attività sottomarina e che ci potesse essere un sommergibile. Qualunque cosa fosse ha lasciato la zona.”

La tensione e l’instabilità in Crimea stanno aumentando i timori di una nuova minaccia russa nei paesi scandinavi, comunque tutti da verificare e non ascrivibili a questo tipo di scaramucce. Poco più di due settimane a sottolineare una certa attenzione delle cancellerie nordeuropee, bisogna segnalare che Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda hanno deciso di potenziare la cooperazione nella difesa, con un incremento di esercitazioni congiunte e una maggiore condivisione di informazioni di intelligence.

Guido Bruno

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