Roma, 4 gen – La scorsa estate la Banca Mondiale ha dichiarato che la Tanzania è adesso un Paese a medio reddito e questo importante risultato è stato raggiunto anche grazie alle decisioni del governo di trarre vantaggio dalla posizione geografica della nazione africana. La Tanzania ha infatti costruito – e sta continuando a costruire – diverse infrastrutture per permettere alle nazioni confinanti che non hanno accesso al mare di usare il porto di Dar es Salaam permettendo loro di esportare e importare merci dall’Oceano Indiano.
La Tanzania punta a diventare polo logistico dell’Africa orientale
Uno dei Paesi africani che sta traendo vantaggio da questa situazione è senza dubbio la Repubblica Democratica del Congo, le cui regioni ricche di minerali non hanno accesso diretto al mare e quindi usano la Tanzania per poter esportare le loro preziose materie prime. Secondo l’autorità portuale della Tanzania, nei prossimi due anni il volume delle merci dirette verso la Repubblica Democratica del Congo tramite il porto di Dar es Salaam nei aumenterà del 56% passando da 1,9 milioni a 3 milioni di tonnellate.
Questo aumento dei volumi sarà possibile grazie agli investimenti fatti nel porto di Dar es Salaam, che hanno permesso di poter aumentare la sua capacità e che porterà benefici in particolare alle regioni del Katanga e di Lubumbashi. Da parte sua il governo tanzaniano è consapevole delle potenzialità del proprio Paese per via della sua posizione geografica. Per tale motivo gli investimenti fatti per potenziare il porto di Dal es Salaam fanno parte di un piano più ampio, atto a rendere la Tanzania il polo logistico dell’Africa orientale.
Giuseppe De Santis
1 commento
Come il Medioevo, gabelle di passaggio…
Il medio reddito è per i brokers, avanguardia, fondamenta del parassitismo.