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Svolta epocale in Irlanda del Nord, i cattolici superano i protestanti: cosa succede ora

by Michele Iozzino
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Irlanda del Nord

Roma, 23 set – In Irlanda del Nord il numero dei cittadini cattolici ha superato quello dei cittadini protestanti. A certificarlo è il censimento che fa riferimento ai dati dello scorso anno e che è stato pubblicato giovedì. Una svolta epocale che allontana sempre di più Belfast da Londra.

I numeri del censimento

Secondo le rilevazioni dell’ultimo censimento, il 45,7% della popolazione nordirlandese è cattolica o proveniente da una famiglia cattolica, mentre 43,48% è protestante o comunque di altre confessioni cristiane. Nel censimento precedente, risalente al 2011, i rapporti di forza erano invertiti, con i protestanti che rappresentavano il 48% della popolazione e i cattolici il 45%. Un margine ridotto, ma significativo. Infatti, in Irlanda del Nord, le divisioni confessionali si sovrappongono a quelle politiche.

Il futuro dell’Irlanda del Nord sempre più lontano dal Regno Unito?

Il passaggio da una maggioranza protestante ad una cattolica potrebbe rappresentare una svolta epocale, con una Irlanda del Nord sempre più lontana dalla Gran Bretagna. Non a caso, gli unionisti, ovvero i sostenitori della permanenza dell’Ulster nel Regno Unito, sono storicamente legati al mondo protestante. Al contrario, la parte repubblicana favorevole al ricongiungimento con il resto dell’Irlanda è per lo più cattolica. Una divisione che rispecchia il fatto che l’Irlanda sia un paese a maggioranza cattolica, mentre il Regno Unito a maggioranza protestante e anglicana.

Altro segnale di questo passaggio è stata la vittoria avvenuta questa primavera del Sinn Féin, che ha permesso allo storico partito fautore di una riunificazione con Dublino di ottenere la maggioranza al parlamento di Belfast. Un successo che ha fatto sì che il Sinn Fèin, per la prima volta nella sua storia, superasse il Dup, ovvero il partito unionista. Tutti questi fattori lasciano presagire una possibile uscita dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito, cosa che però non dovrebbe avvenire in tempi brevi. A minare la permanenza di Belfast nella Gran Bretagna, è anche la particolare situazione venutasi a creare con la Brexit. Infatti, per non riaccendere tensioni fra Irlanda e Irlanda del Nord, si è deciso che quest’ultima rimanesse nell’unione doganale e nel mercato unico europeo.

Michele Iozzino

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1 commento

bc 23 Settembre 2022 - 9:05

Dalla conclusione dell’ articolo si evince sostanzialmente un alluce in due scarpe.

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