Roma, 5 dic – L’Egitto è forse una delle più note nazioni al mondo che ha cercato di trarre vantaggio dalla sua posizione geografica. Basta pensare all’importanza che il canale di Suez ha per il commercio mondiale. Per quando snodo cruciale, tuttavia, l’alveo artificiale che collega Mar Rosso e Mar Mediterraneo da solo non è sufficiente a garantire lo sviluppo dell’economia del Cairo. E’ per tale motivo il governo ha varato, nel 2014, un piano decennale per l’ammodernamento delle infrastrutture.
Più di 100 miliardi di dollari di investimenti per fare dell’Egitto un polo logistico
Il piano, che verrà completato nel 2024, consiste tra le altre cose in numerosi progetti per modernizzare i trasporti e le vie di comunicazione. Il costo stimato supera i 100 miliardi di dollari. Più nel dettaglio, esso copre sei aree di intervento. Alle strade e ai ponti vanno 47 miliardi di dollari, alle ferrovie 22, alle gallerie la somma di 83 miliardi. Più ridotte le cifre su altri assi: 11 miliardi di dollari saranno destinati ai trasporti marittimi, mentre i porti interni e la logistica potranno contare su 1,5 miliardi mentre 300 milioni di dollari finiranno al comparto dei trasporti fluviali.
Molti di questi progetti verranno completati entro la fine di quest’anno. Altri, invece, come l’ammodernamento dei porti, vedranno la luce entro il 2022. Bisognerà invece aspettare il 2024 per vedere parte della ferrovia ad alta velocità e l’ammodernamento dei porti. Sempre per quella data verranno ultimai i 30mila km previsti in termini di nuove strade.
Tutte queste nuove infrastrutture permetteranno all’Egitto di aumentare i commerci con altre nazioni. Non è un caso che esista un piano per costruire un’arteria viaria che collegherà direttamente il Paese con la Libia, il Ciad e il Niger. Più ambiziosa, invece, la rotta commerciale che unirà direttamente Il Cairo con Città del Capo in Sudafrica.
Giuseppe De Santis
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