Gaza, 24 apr – Svolta storica a Gaza, dopo anni di divisione politiche e lotte intestine i movimenti per la liberazione della Palestina si sino seduti intorno ad’ un tavolo è hanno raggiunto un accordo. Lo ha annunciato a Gaza il capo dell’ esecutivo di Hamas, Ismail Haniyeh, precisando che è stata raggiunta ”la riconciliazione nazionale”.
Si è concordata anche la formazione di un nuovo governo di unità nazionale che vedrà la luce entro cinque settimane e traghetterà per sei mesi il paese verso nuove elezioni In base a queste intese il presidente Abu Mazen inizierà subito le consultazioni per la formazione di un governo di unità nazionale, che metterà fine così ad una scissione durata sette anni. La notizia è stata accolta con giubilo nei territori occupati e con grande preoccupazione del establishment israeliano e dal premier Benyamin Netanyahu che ha convocato per domani il gabinetto di sicurezza del proprio governo e che ha immediatamente chiamato il segretario americano Kerry per fare il punto della situazione.
Intanto l’ amministrazione Obama dichiara che “La riconciliazione tra l’Olp e Hamas potrebbe complicare gli sforzi di pace” l’accordo, rappresenta una “delusione” e la portavoce del Dipartimento di Stato, Jennifer Psaki. Aggiunge che ogni governo palestinese deve impegnarsi in maniera inequivocabile sui principi della non violenza e del diritto all’esistenza dello Stato di Israele. Intanto nel nord della striscia di Gaza un velivolo israeliano ha aperto il fuoco sulla folla e ha ucciso tre persone. Questo accordo segna una svolta nel processo di unificazione nazionale palestinese ma potrebbe raffreddare i rapporti con gli occupanti israeliani che non vedono di buon occhio la creazione di un fronte patriottico comune in tutta la Palestina.
Alberto Palladino
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