Washington, 9 nov – Che Trump non fosse il candidato gradito alla stampa di quasi ogni latitudine è risaputo. Da mesi i media più influenti – spesso diretta espressione delle élites politico-culturali dell’Occidente – hanno tentato in tutti i modi di infangare “The Donald” oltre ad annunciare urbi et orbi il loro appoggio incondizionato alla sua rivale Clinton. Si era parlato addirittura di “vittoria certa e matematica” dell’ex first lady, “eletta” allo studio ovale in anticipo dalla carta stampata o dai salotti televisivi più trendy.
Per questo oggi il risveglio è stato per molti traumatico, come si evince da numerosi titoli delle maggiori testate internazionali. Se alcuni quotidiani americani si limitano a un sobrio ma chiaramente imbarazzato “Trump presidente” (Wall Street Journal) o “Trump trionfa” (New York Times), c’è chi l’elezione del candidato repubblicano non è riuscito proprio a digerirla. Il giornale francese Libération, ad esempio, parla di “Trumpocalisse”, mentre il Daily News, riferendosi alla Casa bianca, titola “La casa degli orrori”, e il New Yorker addirittura “Una tragedia americana”. Il britannico Guardian, inoltre, parla di “shock”, esattamente come Usa Today e buona parte della stampa scandinava (per esempio lo svedese Politiken e il danese Dagbladet), laddove il Mail Online non ha remore a titolare “terremoto Trump”.
In Germania invece, i cui politici hanno accolto con freddezza mista a malcelata preoccupazione la notizia, i titoli dei quotidiani si adeguano al basso profilo di molti omologhi americani. Insomma, se tutti erano pronti a sperticarsi in lodi giubilanti per la vittoria della Clinton, dopo aver peraltro diramato sondaggi sballatissimi, ora meglio abbassare le orecchie e limitarsi al necessario. Parimenti sobria, ma tutt’altro che delusa, è invece la prima pagina di Russia Today, che riporta inoltre le parole soddisfatte di Vladimir Putin per l’esito delle votazioni così come i suoi auguri al nuovo inquilino della Casa bianca.
Per il Figaro, invece, l’elezione di Trump avrebbe “gettato il mondo nell’inquietudine”. Se poi il Daily Mail parla di “Trumplandia”, il quotidiano catalano El Periodico si rivolge addirittura a Dio, chiedendogli di “perdonare l’America”. Ma forse, in confronto a tutta questa isteria, l’unica ad averci preso è la versione online della Cnn, che titola: “La vittoria di Trump attesta un clamoroso ripudio delle élites politiche”.
Valerio Benedetti
2 comments
vedere tutti questi titoli e le facce scure clintoniane (o addirittura piangenti come per i Take That) è davvero senza prezzo.
Purtroppo per avere un Trump in Italia non basta MASTERCARD.
Queste reazioni scomposte, da checche isteriche, dimostrano che l’elezione di Trump è stata una buona cosa, oltreché inaspettata, bisogna dirlo. Un tale dimenarsi dei gruppi dominanti dimostra che il paese reale in USA e in GB ha ripreso il controllo della situazione (con i difetti che possono avere Trump o altri, ovviamente). Speriamo che questo vento soffi anche in Italia.