Parigi, 9 feb – Alla fine la Francia ci ripensa: a quanto pare è disposta ad accogliere sette immigrati della Sea Watch. Nei giorni scorsi, nel corso del duro braccio di ferro con il governo italiano e la conseguente crisi diplomatica, aveva annunciato il dietrofront.
Ora la smentita: Parigi rispetterà gli accordi presi con l’Italia e altri sette Paesi Ue per la redistribuzione dei clandestini a bordo della nave Ong sbarcata nei giorni scorsi a Catania.
Tuttavia non saranno nove, come inizialmente deciso, ma sette, e saranno accolti sebbene siano “immigrati economici” (l’Eliseo in un primo momento aveva detto no, acconsentendo la redistribuzione solo in caso di richiedenti asilo), fa sapere il ministero dell’Interno francese.
Salvini: “Ottimo, col dialogo si risolve tutto”
“Ottimo! Col dialogo si risolvono tutti i problemi“, esulta sui social il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Sono pronto a lavorare col collega francese per combattere scafisti e terroristi”, aggiunge il vicepremier. “Io parlo con il mio collega ministro dell’Interno francese, spero di vederlo in settimana. Se ci si si vede i problemi si risolvono e a me interessa risolvere i problemi non litigare”, chiarisce il leader della Lega.
Questa mattina il titolare del Viminale aveva detto di non volere lo scontro: “Non siamo noi litigiosi, sai cosa me ne frega a me di litigare con Macron?“, ha spiegato all’assemblea dei risparmiatori BpVi. “Se per risolvere il problema dell’immigrazione avessi dovuto attendere Bruxelles avremmo aspettato sei anni e ne sarebbero arrivati altri 200 mila e invece siamo andati da soli. Mi è costata qualche inchiesta però…. Noi facciamo da soli”, ha dichiarato Salvini.
Certo, con il dialogo -dice il leader leghista – si risolve tutto. Ma le accuse pesanti della Francia all’Italia restano. E il governo gialloverde non ha risposto a tono.
Adolfo Spezzaferro