Teheran, 22 ago – Missione “lampo” quella dei bombardieri russi inviati in Iran per colpire le truppe dell’Isis in Siria: nella giornata di oggi, infatti, il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov ha dichiarato che “Gli aviogetti russi che hanno partecipato all’operazione per condurre incursioni aeree dalla base iraniana di Hamadan contro obiettivi dei terroristi in Siria hanno svolto il loro compito. Al momento tutti gli aerei russi che hanno partecipato all’operazione sono in territorio russo”. I bombardieri Tupolev Tu-22M e Sukhoi Su-34 “Fullback”, giunti in Iran lo scorso 16 agosto, sarebbero quindi già tornati in patria dopo aver portato a termine la loro missione. Konashenkov ha anche aggiunto che “L’ulteriore utilizzo della base di Hamadan in Iran da parte delle forze aerospaziali russe si baserà sui reciproci accordi di lotta contro il terrorismo e dipenderà dalla situazione in Siria”. Il Ministro degli Esteri iraniano ha dichiarato che i due Paesi non hanno uno specifico accordo concernente l’utilizzo della base, ma che esistono trattati comuni che riguardano la lotta al terrorismo. Più dure le parole del Ministro della Difesa di Teheran Hossein Dehghan, che ha definito la dichiarazione russa sull’uso della base come “ostentata e maleducata”. Un “missione compiuta” da parte russa che ha però il suono di un ritiro in tutta fretta, forse dovuto a pressioni esterne sul governo di Teheran che solo da poco ha potuto ricominciare a vendere il suo greggio grazie all’intercessione degli Stati Uniti, piuttosto che ascrivibile ad un moto di orgoglio nazionalista, anche considerato il fatto che le operazioni aeree in Siria sono lungi dall’essere terminate e che la base iraniana rappresentava un punto strategico per l’aviazione russa, permettendole di evitare il lungo tragitto verso le zone di combattimento partendo dalla basi poste sul territorio metropolitano.
Paolo Mauri
6 comments
Hanno fatto bene i russi ad usare la base per controllare il terrorismo antigovernativo siriano.Al loro posto gli americani avrebbero fatto di peggio e di più.
Purtroppo l’Iran è sotto ricatto americano, probabilmente teme nuove sanzioni
A mio avviso è stata la Russia a non voler metter in difficoltà il preziosissimo alleato
Anche io propendo per questa ipotesi, per la Russia è importantissimo evitare mosse che forniscano anche il più debole pretesto all’ occidente per giustificare le sue provocazioni mascherate malamente da contromosse.
“Al momento tutti gli aerei russi che hanno partecipato all’operazione sono in territorio russo”.. .. se glieli avessero venduti all’Iran .. ora non sarebbero più russi
Ma un poco siete anche voi al soldo di sion.?
Notizia falsa smentita ieri dal primo ministro Iran