Marsiglia, 23 set – Dice un saggio proverbio che non si ruba a casa del ladro. Forse non lo conoscevano i due malviventi che sabato scorso hanno assaltato, fucile e pistola alla mano, un supermercato Lidl nel cuore del mercatino delle pulci di un quartiere difficile di Marsiglia. Oppure non conoscevano il quartiere, e non pensavano che potesse considerarsi “casa del ladro”.
Verso le otto di sera i due rapinatori sono arrivati nei pressi del negozio su una BMW con targa falsa e, sotto la minaccia delle armi, hanno costretto un commesso a consegnare loro il denaro presente nella cassaforte.
Durante la fuga dal supermercato, però, qualcosa è andato storto: alcuni testimoni riferiscono che i due uomini siano goffamente inciampati nella merce di alcuni venditori ambulanti, dando il via a una colluttazione, altri riferiscono che mentre cercavano di caricare il bottino in macchina sarebbero stati accerchiati da un congruo numero di residenti, che li avrebbe aggrediti proprio per impadronirsi del malloppo. I fuggiaschi hanno a quel punto esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro la folla , e la polizia è dovuta intervenire in forze per salvarli dal linciaggio.
Il bilancio finale è di più di cinquanta persone coinvolte nella rissa, quattro feriti, e il gruzzolo frutto della rapina, stimato in circa quindicimila euro, quasi del tutto scomparso. Per lo più saccheggiato dai residenti della zona accorsi durante la rissa.
L’episodio è avvenuto nel XV arrondissement di Marsiglia, un quartiere abitato quasi esclusivamente da immigrati e da tempo considerato un distretto pericoloso, che brulica di criminalità e degrado.
La senatrice socialista Samia Ghali, sindaco onorario del borgo, in un’intervista al quotidiano Le Parisien ha denunciato l’abbandono da parte delle istituzioni del progetto EuroMéditerranée, che avrebbe dovuto consentire a questa zona svantaggiata di recuperare: «Qui ormai la delinquenza la fa da padrone, i traffici illeciti si diffondono, e miseria e violenza sono dappertutto».
Said Ahamada, deputato nel partito di Macron per la Regione Bouches-du-Rhone (dove si trova anche Marsiglia), ha ammesso «abbiamo evitato un massacro», chiedendo con urgenza la convocazione di un “comitato interministeriale per la sicurezza” a Marsiglia come in altri territori della Francia che richiedono un “trattamento specifico”.
“Chi si dà in man del ladro, bisogna che se ne fidi a suo dispetto” è un altro bel proverbio, che forse andrebbe rispolverato per trarre alcune conclusioni in merito: a mettere nelle mani sbagliate interi quartieri, e intere città, non si è fatto un grande affare.
Alice Battaglia
Da rapinatori a rapinati: nel quartiere multietnico di Marsiglia anche i malviventi hanno paura
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2 comments
Un altro successo di macron e della integrazione ipocrita e demente in salsa francese………. Un modello da evitare,uno schifo indegno,una lettura anticipata del nostro triste futuro……….. negritudine varia e fecciaglia africana in genere padrona di interi qquartieri……..non hanno voglia di lavorare,non hanno voglia di impegnarsi,non vogliono studiare,ma desiderano comandare e vivere nella ricchezza…….per cui aumentano spaccio,furti, delinquenza varia e dominio del territorio……..quasi fanno tenerezza i ladruncoli francesi che ancora pensano di derubare un supermercato……..se il supermercato è in zona loro, già paga un prezzo salato alla fecciaglia africana , che ovviamente lo difende da altre bande………. ricordo che questa merda è stata creata da socialisti e moderati francesi………una sana informazione ci direbbe che in Francia la corruzione è all’ordine del giorno e che solo l’esercito potrebbe riportare l’ordine in certe città francesi . Auguroni.
Omerta, protezione reciproca, rispetto, niente infami e non chiamare mai la polizia. A Marsiglia il puro sangue francese non e mai esistito e considerato un invasore, un forestiero. Io sono italiano, ma ci sono anche portoghesi, armeni, algerini etc… Marsiglia e sempre stata questa, e Marsiglia non e in Francia. Bisogna esserci nati per capirlo. Allez l’OM!!