Roma, 18 mar — Il conflitto in Ucraina approda anche nelle aule di tribunale, specificamente in quelle del Tribunale penale internazionale de L’Aja: la Corte ha spiccato due mandati di arresto, uno nei confronti del Presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, e l’altro nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino.
Putin, contro di lui mandato d’arresto della Corte internazionale
Il capo di imputazione, leggendo il corposo dossier approdato sulle scrivanie dei giudici di stanza in Olanda, riferito ai due è quello di essere “responsabili del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”. Sin dallo scoppio della guerra di invasione, organismi internazionali e autorità ucraine hanno iniziano a raccogliere evidenze di crimini di guerra commessi dalle forze militari del Cremlino, tra cui la presunta deportazione forzata di migliaia di bambini, condotti dalle zone occupate dell’Ucraina in Russia.
Cosa cambia per il presidente russo
Si tratta a suo modo di una decisione storica, destinata non solo a far discutere ma anche a rivestire importanza nelle relazioni internazionali visto che il Presidente Putin, da ora in poi, non potrà spostarsi in nessuno dei Paesi che riconoscono il tribunale de L’Aja, rischiando in caso contrario l’arresto. Per assurdo Putin potrebbe recarsi a Washington o a Kiev senza doversi preoccupare di un eventuale arresto. Gli Stati Uniti, la Cina, l’Ucraina e l’India (oltre alla Russia) sono infatti tra i Paesi che non hanno sottoscritto lo Statuto di Roma del 2002, il documento formale che ha sancito la nascita della CPI.
“Una decisione storica – afferma il procuratore generale dell’Ucraina, Andrij Kostin – Sono personalmente grato al procuratore della Cpi Karim Khan per questa storica decisione. Continuiamo la stretta collaborazione con la Cpi nei casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1000 pagine di prove già condivise con la Corte”.
Non c’è alcun dubbio che la decisione sia destinata a scaldare il già abbondantemente infuocato clima. Perché da un lato la Federazione russa non riconosce alcuna autorità alla Corte, e l’ex Presidente Medvedev su Twitter ha irriso il mandato di arresto definendolo “carta igienica“, ma dall’altro il blocco occidentale vede nella decisione un elemento utile per evitare, in questo momento, negoziati e cessate il fuoco con quello che appare, nelle carte del TPI, come un criminale di guerra. Da Washington infatti fanno sapere di essere decisamente contrari a qualunque ipotesi di cessate il fuoco perché lo stesso “ratificherebbe le conquiste militari della Federazione russa” nel Donbass.
L’indagine
Per quanto riguarda i dettagli dell’indagine, è condotta dal magistrato britannico Karim Khan che aveva aperto un fascicolo su potenziali crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio in Ucraina, circa un anno fa. Il magistrato si è recato personalmente in Ucraina tre volte e ha condotto investigazioni e raccolto evidenze, visitando peraltro i siti di presunti crimini di guerra russi. “I giudici hanno esaminato i documenti e le prove raccolte dal procuratore e hanno stabilito che c’erano accuse credibili contro queste due persone. La Cpi sta facendo la sua parte di lavoro, i giudici hanno emesso i mandati d’arresto. La loro esecuzione dipende dalla collaborazione internazionale” ha commentato in un video il presidente della Cpi, giudice polacco Piotr Hofmanski annunciando la decisione della II Camera preliminare.
I mandato d’arresto per Putin? Per Medvedev è “carta igienica”
Durissime, come detto, le reazioni registrare nella Federazione russa. “Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro paese, anche da un punto di vista legale” ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. Il Cremlino non aderisce allo statuto del TPI e pertanto non è tenuta ad obblighi nei confronti della Corte. Sarcastico Medvedev, “La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare DOVE dovrebbe essere usato questo documento”, accompagnando la frase con l’emoji della carta igienica.
Cristina Gauri
11 comments
Abbiamo sempre di più un nuovo padreterno manicheo all’ Aja. Perlopiù dormiente per atti di razzismo russofobico nel est Europa (con impoverimento e vittime ammazzate in Ucraina da un decennio), dormiente circa la ricerca dei satrapi responsabili latitanti in zone Nato controllate (Turchia in testa), dormiente sulla possibilità piuttosto evidente che i fanciulli (russofoni) vengano tolti da un vergognoso e provocato teatro di guerra.
Senza giustizia niente pace, i guerrafondai lo sanno benissimo.
E dov’è il mandato di arresto di Bush? È chiaro che, come con la “finta pandemia”, il governo mondiale sionista di Soros e Bill Gates detta le regole su chi è un criminale e chi un martire. Merdensky come ebreo vogliono farci credere che un martire e un eroe che salva l’Occidente ma verrà il momento di giudicare Merdensky e tutti i criminali come lui. Biden e anche i suoi complici, Macron, Scholl, Meloni, Sanchez, Johnson e quel pakistano al comando adesso in Inghilterra.
IN GALERA, MALEDETTO CANE BASTARDO, PALA E PICCONE A VITA !!!
HA HA HA povero idiota ! La guerra di Ucrania è stata l’ultimo tentativo dei criminali sionisti di USA di dominare il pianeta e l’hanno già persa, anche se la macchina del Mainstream pagata da Soros, Gates, Zuckerberg ecc. vorrebbe farci credere il contrario. Con la scomparsa di questo tumore maligno che ha diviso il mondo da milioni di anni , la storia sarà riscritta e vivremo in pace, e non solo i palestinesi. Comunque. su sei commenti fino adesso, uno è a favore della Merda sionista, la stessa proporzione dell’opinione pubblica in tutto l’Occidente.
La realtà è completamente inversa; il traffico di organi è enorme tra i nazisti ucraini e si parla di miliardi di dollari.Ma questa CPI decide che è Putin, che i bambini gli salva dai bombardamenti, ad essere colpevole.Oramai l’occidente con le sue bugie è finito economicamente e moralmente;il dollaro è sempre piu’ escluso dalle transizioni internazionali e il 75% del mondo è con Putin e con la famiglia composta da un padre e da una madre.
Adesso poi che abbiamo pure una PD-figlioccia della C. Del Ponte… Nota giudice super partes!
Karim Khan, un tipo colluso con gli interessi della City e della Corona Inglese sino al collo (quindi super partes, come no), dovrebbe mostrare identico zelo non tanto per bambini salvati dall’orrore della guerra, ma per le vittime di Odessa, i prigionieri di guerra russi uccisi dall’esercito ucraino e gli insegnanti russi giustiziati sommariamente ancora dall’esercito ucraino dopo la riconquista della regione di Kharkiv. Che disgusto.
The last materpiece of Abel Ferrara:
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ULTRATROLL: L’INVASIONE CONTINUA
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Coming soon.
Esimio Evar, una volta, bontà tua, ci vorrai spiegare come vecchietto anziché no, riesci ancora a posizionarti a favore di chi ci ha preso per c., di chi ci ha messo uno contro l’ altro, di chi rende precario il ns. esistere con la menzogna continua e riduce la ns. “biada” sostanziale… Masterpiece on the contrary. Temptation or provocation?
Meno film + verismo.
Sorpresa!!!!!!Ecco il giudice del CPI!!!!!
dal sito di maurizioblondet.it;
“Il procuratore della Corte Penale Internazionale Karim Khan, il britannico che ha emesso il “mandato d’arresto” nei confronti del Presidente russo ha un fratello, Imran Khan.
Il fratello ex parlamentare del Partito Conservatore inglese , è stato condannato per pedofilia ed abusi sui bambini ed è uscito di prigione con largo anticipo il 23 febbraio 2023 . giorno prima che fosse scarcerato, il 22 Febbraio 2023 il fratello, Karim Ahmad Khan, procuratore della Corte penale internazionale, aveva depositato gli atti per l’inchiesta contro Vladimir Putin..”
Se uno non capisce che le guerre c’è chi le inizia e chi le subisce difendendosi, e che chi le subisce ha tutto il diritto di non calarsi le braghe davanti a un pezzo di merda, allora è inutile lui e ogni discorso da fargli. E questo tizio inutile, che altrove tira penosamente la volata (siamo proprio alla frutta, anzi all’ammazzacaffè) a magliette inutili che non indosseranno neppure i famigliari di un coglione orobico inutile, non prenderà mai ovviamente l’iniziativa di tirare la volata alle magliette inutili contro il gran porco moscovita.
(magliette inutili e peraltro con scritta pure sgrammaticata che ho corretto in un ritaglio di tempo e caricato qui: http://www.imagevenue.com/ME164NL5)