New York, 20 nov – Per la prima volta nella storia, i palestinesi dell’Anp hanno votato in Assemblea Generale. La maggior parte dei 193 membri dell’Assemblea si sono alzati a applaudire quando l’ambasciatore palestinese Riyad Mansour ha espresso il voto per l’elezione di un giudice del Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia.
La Palestina è riconosciuta come membro osservatore delle Nazioni Unite dal 29 ottobre 2012, quando la risoluzione fu approvata da 138 dei 193 paesi membri dell’assemblea. Quel giorno furono solo 9 i paesi ad opporsi all’ingresso della Palestina come stato osservatore: Stati Uniti, Israele, Panama, Palau, Canada, Isole Marshall, Narau, Repubblica Ceca e Micronesia. L’ingresso della Palestina come stato osservatore fu definito dai due principali oppositori, Usa e Israele, pericoloso per la sicurezza se non perfino controproducente ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di “due Stati per due popoli”. Il perché non è mai stato spiegato. Addirittura Netanyahu attaccò il discorso di Abu Mazen – testualmente “la Palestina viene all’Assemblea Generale oggi perché crede nella pace e la sua gente ne ha un disperato bisogno” – definendolo “ostile e velenoso”. Il vero primo passo era però stato fatto il 31 ottobre 2011 quando l’Unesco aveva riconosciuto la Palestina come membro a pieno titolo dell’organismo Onu che si occupa di educazione, scienza e cultura. Anche allora Israele e Usa si erano opposti, definendo il riconoscimento della Palestina “prematuro e controproducente” per poi arrivare a bollarlo addirittura come “una tragedia”. Anche allora, il perché di tali affermazioni non fu spiegato.
L’obiettivo di creare due stati in Palestina, uno israeliano e uno arabo, è stato prefissato almeno nel 1937 quando la Commissione Peel britannica propose un piano di spartizione territoriale. Nel 1947 l’Onu approvò la Risoluzione dell’Assemblea Generale n. 181 che prevedeva la creazione di uno Stato arabo e di uno Stato ebraico. Il 14 maggio 1948, in seguito alla prima guerra arabo-israeliana, venne dichiarata unilateralmente la nascita dello Stato di Israele, riconosciuto il giorno dopo dall’Onu. Al contrario, da allora lo stato arabo di Palestina non è ancora stato riconosciuto.
Carlomanno Adinolfi