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Poliziotto di frontiera spagnolo accoltellato al grido “Allah Akbar”

by La Redazione
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Melilla, 25 lug – “Allah Akbar” e giù coltellate al poliziotto. È accaduto questa mattina nell’enclave spagnola di Melilla, in Marocco. Ad accoltellare il poliziotto, che è stato ferito a una mano, pare sia stato un marocchino, che è stato subito fermato dagli agenti e disarmato. Secondo le prime ricostruzioni non si tratterebbe di terrorismo.

Il fatto è avvenuto attorno alle 7.45, al valico di frontiera di Beni Ansar, il confine principale tra Spagna e Marocco a Melilla, che ha quattro passaggi di frontiera. Un uomo, la cui identità non è ancora stata rivelata, ha minacciato il cordone di sicurezza dei poliziotti e si è scagliato contro di loro con un grosso coltello. Probabilmente voleva arrivare in Europa. Stando ai racconti di alcuni testimoni, l’uomo ha imboccato la carreggiata per le auto in prossimità del posto di controllo della frontiera, e ha cominciato a urlare frasi in arabo, tra cui “Allah è grande” brandendo il coltello.

Nei confronti dell’uomo è stata subito aperta un’inchiesta, anche se la polizia dai primi accertamenti propende per un gesto legato a problemi mentali dell’assalitore. Su twitter la notizia, diffusa dal quotidiano El Pais, è stata commentata dal ministro dell’Interno spagnolo, Juan Ignacio Zoido, che ha confermato: “La polizia ha arrestato un uomo che ha attaccato agenti con un coltello”. LA momento sono in corso le procedure per l’identificazione dell’aggressore.

Melilla è famosa per essere, oltre che una terra contesa, una terra di migranti. Qui giungono quanti sognano l’Europa ma vogliono evitare i barconi. Il centro di permanenza temporanea per immigrati (CETI) ha solo 500 posti, ma vede la presenza costante di oltre 2mila persone, tutte in attesa di attraversare la frontiera e arrivare in Europa. Altre migliaia di persone vivono accampate per mesi, a volte anni, nei boschi vicini, nascondendosi a pochi km dall’enclave spagnola Tutti sperano di farcela e di attraversare il muro, che recentemente la Spagna, che si unisce al coro di quanti affermano che i migranti vanno accolti (tutti in Italia però), ha alzato, da 2 a 4 metri. Perché a Melilla chi sogna l’Europa il muro lo salta, ci si arrampica e lo attraversa. Molti ce la fanno, molti no. Qualcun altro accoltella i poliziotti di frontiera.

Anna Pedri

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