Parigi, 8 set – Nella notte tra sabato e domenica la polizia francese aveva trovato, nei pressi della cattedrale di Notre Dame, un’automobile senza targa con sette bombole di gas a bordo. La macchina, una Peugeot 607, aveva l’aspetto di un’auto abbandonata ed era parcheggiata sul Lungosenna non lontano dal principale commissariato di polizia del centro.
Stando a quanto riferito da Le Figaro erano state arrestate due persone, un uomo di 34 anni e una donna di 29, entrambi pregiudicati e bloccati in un’area di parcheggio autostradale del sud della Francia, nei pressi di Orange, con tre bambini. Sono stati interrogati dall’antiterrorismo che segue tutte le operazioni.
Stamattina, invece, il quotidiano francese Le Parisien riporta la notizia dell’arresto di altre due persone, sempre un uomo e una donna, che sono state fermate a Montargis dal reparto della polizia anti-terrorismo. Anche la coppia sarebbe collegata al ritrovamento dell’auto con le bombole che fortunatamente non erano collegate a nessun detonatore. L’uomo, stando alle fonti francesi, sarebbe un integralista jihadista già note alle forze dell’ordine perché inserito nelle liste dei probabili terroristi.
La domanda è: dopo gli attentati di Parigi di novembre scorso e dopo la strage di Nizza è ancora possibile che un probabile terrorista, già noto alle forze dell’ordine, possa indisturbato lasciare un’automobile piena di bombole a gas nei pressi di uno dei luoghi più frequentati al mondo?
Aurelio Pagani