Palmira, 6 mag – Era diventato il luogo simbolo delle atrocità commesse dall’Isis a Palmira, il luogo violato dal Califfato con centinaia di barbare esecuzioni. Oggi l‘anfiteatro romano di Palmira e con lui tutta la “sposa del deserto” torna a vivere, grazie alle note dell’orchestra sinfonica del teatro Mariinsky di San Pietroburgo, diretta dal maestro Valery Gergiev. Sembrano lontane anni luce le immagini che fecero il giro del mondo di quei corpi straziati, sullo sfondo la bandiera nera dell’Isis e gli abitanti di Palmira costretti ad assistere. Oggi, grazie alla riconquista effettuata dalle truppe dell’esercito arabo siriano di Assad e all’aiuto dei russi, a Palmira si può dire che sia tornata la civiltà.
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Davide Romano