Roma, 26 apr — Ennesima tragedia in Francia, dove il corpo senza vita di una bambina di 5 anni è stato ritrovato ieri pomeriggio all’interno di un sacco della spazzatura in un appartamento nella cittadina di Rambervillers, nei Vosgi. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la bimba è improvvisamente scomparsa mentre giocava davanti alla casa di famiglia, intorno alle 13:00. Resasi conto dell’assenza della figlia, la madre ha allertato la polizia che si è rapidamente messa sulle tracce della piccola. Di lì a poco, l’atroce scoperta: gli agenti della municipale hanno ritrovato il cadavere della bambina in un appartamento a poche centinaia di metri.
Bambina trovata morta in un sacco della spazzatura: arrestato 15enne
Il sospettato, un adolescente di cui non sono state rese note le generalità, è stato preso in custodia dalle autorità. Si tratta di un quindicenne ben noto alla giustizia per aver commesso abusi sessuali. Affetto da vari disturbi di comportamento, era stato dimesso da un centro specializzato in cure psichiatriche da alcune settimane, ma stando a numerose testimonianze riportate dai media francesi, negli ultimi giorni il suo comportamento stava nuovamente destando preoccupazione.
E’ stato proprio il ragazzo a contattare la polizia sostenendo di avere «scoperto il cadavere di una bambina» nell’appartamento in cui viveva con la madre. «È un adolescente ben noto ai servizi che due anni fa aveva compiuto atti inappropriati di natura pedofila su alcuni minorenni. La Polizia Municipale lo teneva d’occhio», ha rivelato la gendarmeria in conferenza stampa. Sull’omicidio indagano le autorità.
La testimonianza dei vicini
Inquietante la testimonianza di Virginie, la figlia dei vicini del sospettato. «Il ragazzo si è rivolto a mio padre verso le 14-14:30 per chiedergli dove erano situati i bidoni dell’immondizia», ha raccontato al sito Rmc. «Mio padre glielo ha spiegato», ma la domanda suonava strana: «avrebbe dovuto saperlo perché vive qui da poco più di un mese», ha sottolineato la ragazza. Ultimamente gli atteggiamenti del quindicenne avevano destato preoccupazione nel vicinato. «Penso che fosse un po’ esaurito. A volte lo vedevamo parlare con la sua moto, gli diceva “stai lì, torno tra 5 minuti”». Tuttavia, «non sospettavamo di certo il peggio».
Cristina Gauri