Roma, 19 lug – Storie di ordinario orrore legato alla tratta di uomini? Se gli episodi terribili di questo immenso e deprecabile business si sprecano e si perdono tra le rotte africane e il Mar Mediterraneo, quello riferito da El Mundo è uno dei più agghiaccianti. Il quotidiano spagnolo ha infatti riportato la vicenda, raccontata da volontari della Croce Rossa che hanno soccorso gli immigrati coinvolti, di un africano decapitato da uno scafista su un barcone. La colpa della vittima? Aver bevuto il succo di frutta del suo Caronte, che si è subito trasformato in assassino. Lo scafista ha gettato poi la testa del giovane immigrato in mare.
L’episodio risale a qualche giorno fa, dopo che un gommone carico di clandestini era partito da Kariat Arkmane, nel nord del Marocco. A bordo erano in 17 e il guineano Oumar Diallo, proprietario della barca, pare si fosse fatto pagare 2.500 euro a testa per la traversata verso la Spagna. Un tragitto che uno degli immigrati non è riuscito a compiere, perché ha trovato la morte, atroce, per mano del suo scafista. “Gli ha tagliato la testa, è impazzito”, ha gridato ai volontari della Croce Rossa uno dei clandestini arrivato sulla costa dell’Andalusia.
La polizia spagnola, dopo aver raccolto le testimonianze, ha trattenuto Oumar Diallo e sta cercando di verificare quanto accaduto. Stando poi ha quanto riportato da El Mundo, lo scafista omicida era noto all’Organizzazione marocchina per i diritti umani che più volte lo aveva denunciato alle autorità per la tratta di esseri umani.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Le loro abitudini diventeranno le nostre , chi era la rincoglionitA che diceva sta cazzatA ?
la pr….A !
Voglio la cittadinanza Ungherese ! Grande Orban !