Damasco, 3 nov – Dopo aver assistito inerme alla trasformazione della Siria da stato laico, benché certamente autoritario, a un inferno di guerra e terrorismo, finalmente le Nazioni Unite si sono mosse e sono intervenute con decisione. Per esempio mandando… delle scatole di biscotti.
Ma se pensate che il gesto sia poca cosa, se credete che era davvero difficile fare di meno e di peggio, allora reggetevi forte: i biscotti erano scaduti e tossici. Almeno 200 persone, infatti, sono rimaste intossicate nelle città di Zabadani e Madaya, nei dintorni di Damasco, a causa di biscotti scaduti che sono stati distribuiti da un convoglio umanitario delle Nazioni Unite.
Le città siriane di Zabadani, Madaya, Fuà e Kefraya, erano state raggiunte lo corso 18 ottobre, dai soccorsi che erano riusciti a farsi largo tra i combattenti. I biscotti sarebbero di produzione italiana ed erano scaduti da settembre 2015, cosa che in verità renderebbe difficile pensare a un deterioramento delle derrate tale da avvelenare addirittura le persone. Probabilmente, quindi, gli alimenti erano non solo scaduti, ma anche mal conservati. Certo, per i 200 siriani scampati ai tagliagole sarà forse poca cosa qualche mal di pancia dovuto a bisocotti avariati. Ma di sicuro l’episodio è emblematico di cosa rappresenta veramente l’Onu negli scenari in cui davvero si gioca la politica mondiale oggi.
Giorgio Nigra