Roma, 17 giu – C’è una frase del filosofo Giordano Bruno che è diventata un proverbio. Non in Italia, però, pur essendo nella nostra lingua, ma per lo più all’estero (anche in Inghilterra, quindi): “Se non è vero, è ben trovato”. L’orribile omicidio della deputata britannica laburista Helen Joanne Cox è decisamente “ben trovato” per tutta una serie di ambienti britannici: i filo-Ue, innanzitutto, rinvigoriti, dopo una serie di sondaggi devastanti, da un assassinio che accentuerà l’effetto “salto nel buio” rispetto a Brexit: quindi è questa gente che vuole lasciare Bruxelles? “Estremisti di destra”, pazzoidi armati, gente che odia il prossimo ed è disposta ad uccidere?
Ma l’omicidio porta ossigeno anche ai fan dell’accoglienza a priori, una bestiale operazione etnocida gabellata, oggi più che mai, per vittoria dell’amore sull’odio (la deputata immigrazionista non aveva forse un sorriso gentile e inoffensivo? I suoi nemici non sono forse assassini ringhiosi? Che poi lei avesse alacremente lottato per muovere guerra alla Siria è cosa che sembra interessare a pochi: dalla parte dei buoni, la signora Cox, ci sta per diritto divino). Insomma, un omicidio che fa davvero comodo, e ancor di più fa comodo quel “Britain first” urlato dall’omicida. Ma l’avrà poi detto veramente? Come dimostreremo con altri articoli, molte delle cose che si stanno dicendo su questo assassinio sembrano di dubbia veridicità, quando non inventate di sana pianta.
In ogni caso, si tratta di un cambio di scena che scompagina il quadro politico britannico ed europeo, e lo fa in una direzione ben precisa. Parliamo chiaramente: è stata un’azione organizzata o pilotata da qualcuno? Al solito, non si hanno e non si avranno mai certezze in questo senso. Certo, l’idea del pazzoide manovrato dalle oligarchie per generare un’ondata di sdegno filo-Ue e filo-accoglienza “se non è vera è ben trovata”. Di sicuro c’è un meccanismo che si è attivato. Se non ha generato l’omicidio, è entrato comunque in funzione subito dopo. E sta macinando la verità un secondo alla volta.
Adriano Scianca
6 comments
Nei giorni scorsi riflettevo: siamo ormai prossimi al referendum britannico, sembra dai sondaggi che i pro Brexit siano in vantaggio… possibile che l’establishment mondialista non faccia nulla per ribaltare la situazione? Ecco la risposta.
Non bastavano i brogli elettorali previsti con il voto per posta.
Non bastava neppure la Corte di Giustizia UE che dà ragione alla GB sul welfare limitato per gli stranieri.
Non bastavano neppure le minacce dei tedeschi.
Se sono arrivati alla vittima sacrificale il vantaggio degli euroscettici deve essere enorme.
Basta guardare lo “spettacolo” alquanto discutibile dell’apertura del traforo gottardo
Dal CorriereDellaSera di poco fa…
Diminuisce il panico da Brexit,
Piazza Affari sale del 3%
L’impatto emotivo dovuto all’assassinio della parlamentare britannica Jo Cox potrebbe ridurre la possibilità di una vittoria del «leave» al referendum del 23 giugno.
E’ terribile dirlo, ma l’assassinio della parlamentare
laburista britannica Jo Cox — fieramente pro-europeista — riporta il sereno sui mercati finanziari .
C’è un altro detto che deriva dalle nostre radici lontane: “Cui prodest?” …peccato che la storia ormai la sappiamo in pochi…
Per me, puzza di montatura lontano 50 Km.