Roma, 1 lug – Due missili russi hanno centrato un condominio nella regione di Odessa. Stando a quanto riferito dal governo ucraino i morti sarebbero 17, fra cui tre bambini. Il portavoce della Regione, Serguiï Bratchouk, riferisce che il missile “ha colpito un edificio residenziale di nove piani, nella regione di Bilgorod-Dniester”, zona a circa 80 chilometri a sud della città di Odessa. “Nove piani di una sezione sono completamente distrutti. I soccorritori hanno già fornito assistenza medica a sette feriti, tra cui tre bambini”.
Non solo Odessa, la guerra in Ucraina miete vittime
L’attacco arriva pochi giorni dopo quello al centro commerciale Kremenchuk, in cui sono morte 18 persone. Su cause e obiettivi di questi bombardamenti, come ormai avviene dall’inizio di questo conflitto, Mosca e Kiev forniranno versioni diverse. Ma al di là della propaganda di guerra, la guerra vera continua a mietere vittime, anche civili. Nelle ultime ore alcune esplosioni sarebbero state avvertite a Mykolaiv, porto dell’Ucraina meridionale tra Odessa e Kherson, come riferito dal sindaco Oleksandr Sienkevych. Mentre il governatore dell’oblast’ di Mykolaiv, Vitali Kim, ha detto che una fabbrica della città è stata centrata da un missile russo, mentre un altro missile sarebbe stato abbattuto dalla difesa aerea ucraina.
Negoziati sempre più lontani
In tutto questo non c’è più traccia dei negoziati, da entrambe le parti in causa giudicati al momento addirittura da evitare. Si continua a parlare soltanto di sanzioni, possibili escalation del conflitto e aumento di armamenti. L’Ucraina ha bisogno di “più armi pesanti, equipaggiamento più moderno, che devono essere consegnati più velocemente”, ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista rilasciata alla tv tedesca ZDF. Secondo Stoltenberg, l’obiettivo principale di questi rifornimenti è quello di “rafforzare la posizione dell’Ucraina in vista dei futuri negoziati di pace con la Russia”.
Alessandro Della Guglia