Roma, 1 ago – Il ministero degli Esteri di Parigi ha annunciato che “oggi” inizierà l’operazione di evacuazione dei francesi che attualmente si trovano in Niger. Lo stesso dicastero transalpino fa sapere che saranno evacuati dalla nazione africana “anche i cittadini europei che desiderano lasciare il Paese” in seguito al colpo di Stato del 26 luglio scorso.
I cittadini francesi saranno evacuati dalla capitale del Niger, Niamey, “molto presto e in pochissimo tempo”, aveva scritto in precedenza il quotidiano Le Figaro, citando un messaggio dell’ambasciata francese a Niamey in cui si annunciava che “si sta preparando un’operazione di evacuazione per via aerea”.
Niger, l’evacuazione dei cittadini francesi e una situazione apparentemente calma
Attualmente però, nonostante il golpe, nella capitale del Niger la situazione appare “molto calma”. E’ quanto riferito dal corrispondente dell’emittente francese Bfmtv, Amaury Hauchard. Quest’ultimo ha specificato che dopo l’attacco all’ambasciata transalpina non si sono più registrate manifestazioni. “Qui si parla poco di questo sentimento antifrancese di cui si parla invece tanto all’estero”, ha dichiarato il giornalista. “Ci sono molte persone che ci hanno detto: ‘non siete voi i bersagli, è la Francia e il sistema francese. Per voi cittadini nessun problema’”, ha detto ancora il corrispondente di Bfmtv.
Ricordiamo che due giorni fa, migliaia di manifestanti si sono radunati di fronte all’ambasciata francese a Niamey. Una protesta nella capitale nigerina sulla carta dovuta al fatto che Parigi ha deciso di sospendere gli aiuti in seguito al colpo di Stato. Diversi manifestanti hanno urlato slogan contro la Francia, per poi strappare la targa con la scritta “Ambasciata francese in Niger” e sostituirla con bandiere russe e nigerine. Nel frattempo la folla ha gridato, tra le altre cose, “Viva Putin” e Viva la Russia”.
Nel frattempo Mali e Burkina Faso provano a scongiurare un intervento militare in Niger, sostenendo che sarebbe una dichiarazione di guerra contro di loro. In un comunicato congiunto dei portavoce dei due governi africani, Abdoulaye Maiga e Jean Emmanuel Ouédraogo, rivolto ai leader della Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale (Ecowas), si legge: “Avvertiamo che qualsiasi intervento militare contro il Niger equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro Burkina Faso e Mali”. Ora Mali e Burkina Faso fanno sapere che in caso di intervento militare, si ritirerebbero dall’Ecowas e adotterebbero misure di “autodifesa in appoggio alle Forze armate e al popolo del Niger”.
Leggi anche: Cosa sta succedendo in Niger e perché è un serio pericolo per l’Europa
Eugenio Palazzini