Roma, 28 mar — Ha un nome, un cognome e anche un’identità di genere la killer che ieri a Nashville si è introdotta in una scuola elementare uccidendo a colpi di arma da fuoco tre adulti e tre bambini di nove anni: l’autrice della strage è Audrey Hale, una ragazza di 28 anni che sui social si identificava come trans utilizzando i pronomi maschili (he-him).
Nashville, identificata la killer: è una trans che frequentava l’istituto
La sparatoria è avvenuta in un piccolo istituto privato cristiano di Nashville, la «Covenant School» di dove Hale aveva studiato nell’infanzia. I filmati delle telecamere di sicurezza hanno immortalato la 28enne nell’atto di fare irruzione nell’edificio sparando contro una delle porte d’ingresso, privo di guardie armate. Audrey ha messo in atto il suo piano in modo incredibilmente rapido, come in un’operazione militare. La polizia ha ricevuto l’allarme poco dopo le 10 del mattino: una volta sul posto, gli agenti in tenuta antisommossa hanno udito degli spari al secondo piano. Lì, in un atrio fuori dalle classi, hanno trovato Hale armata di due fucili d’assalto (regolarmente detenuti) e una pistola, e hanno fatto fuoco contro di lei, uccidendola alle 10:27.
Nel giro di 14 minuti la donna ha ucciso tre bimbi: Evelyn Dieckhaus, Hallie Scruggs e William Kinney, e tre adulti: Katherine Koonce, 60 anni, dirigente dell’istituto; Mike Hill, 61 anni, custode; e una insegnante supplente, Cynthia Peak, 61 anni.
Operazione quasi militare
Nel corso della conferenza stampa la polizia ha riferito che Hale, che si guadagnava da vivere come illustratrice e graphic designer, aveva frequentato la scuola nella sua infanzia. Nel corso della perquisizione della sua Honda Fit parcheggiata vicino al luogo della strage gli agenti avrebbero rinvenuto mappe dettagliate della scuola e un «manifesto» e altri scritti. «Abbiamo un manifesto, abbiamo alcuni scritti che stiamo esaminando», ha riferito il capo della polizia metropolitana di Nashville John Drake. Ha aggiunto che Hale era «pronta a fare più danni di quanto non abbia effettivamente fatto» e che aveva elaborato piani per attaccare un’altra scuola della zona, ma aveva dirottato i propri obiettivi sulla Covenant in quanto sprovvista di servizio di sicurezza armato.
Pronomi maschili
Hale si identificava come donna transgender, ma «era biologicamente donna e sui profili social si identificava usando pronomi maschili». L’ultima traccia sui social l’aveva lasciata sull’account TikTok iam_aiden10 in un video che mostrava un’ombra nell’atto di far rimbalzare un pallone da basket, un apparente tributo a un amico che era morto. «Per Syd. Alzo lo sguardo il cielo è luminoso. È una bella giornata. Vorrei che tu fossi qui…», queste le inquietanti parole a corredo del filmato. Alla domanda di un giornalista se l’identità di genere di Hale potrebbe costituire un fattore del movente, le autorità hanno risposto che stanno indagando ma il capo della polizia ha confermato alla tv Nbc che Hale nutriva «risentimento nei confronti della scuola».
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Cristina Gauri
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