Roma, 9 nov – Alle elezioni di Midterm i repubblicani conquistano la Camera, mentre sul Senato la lotta è ancora incerta. È quanto emerge dalla chiusura dei seggi, riportati dall’Ansa.
Midterm, la “reconquista” repubblicana della Camera
I seggi sono chiusi da poco per le elezioni di Midterm statunitensi. La conquista repubblicana della Camera sembra ormai certa, mentre il Senato resta in bilico, sulla base di alcune contese sul filo del rasoio in Georgia (tra il reverendo dem Rafael Warnock e l’ex campione di football Herschel Walker), e in Pennsylvania, dove la sfiga è tra il vice governatore dem John Fetterman e il chirurgo Mehmet Oz. I repubblicani, in ogni caso, non sembrano aver stravinto, a fronte di democratici che pare abbiano tutto sommato retto il colpo. I “rossi” hanno preso sei seggi alla Camera contro il singolo dei “blu”, e sulla Camera alta c’è una parità di 46 a 46 con ancora 8 Stati da assegnare.
La paura dei brogli: “Sta accadendo la stessa cosa del 2020?”
Potrebbero volerci giorni per i risultati finali, ma la paura dei brogli così come l’intenzione di farvi pressione, è tanta. Donald Trump sul suo social Truth, dopo una serie di problemi tecnici verificatisi in due stati in bilico, il Michigan e l’Arizona, ha scritto queaste parole: “Sta accadendo la stessa cosa che successe nel 2020 con i brogli elettorali?”. C’è un riferimento a Detroit e alla contea di Maricopa dove è stato respinto un ricorso del Grand Old Party per posticipare la chiusura dei seggi. L’ex-presidente è pronto a fare il 15 novembre il “grande annuncio” di cui parlava già nella giornata di ieri, probabilmente riferendosi alla sua ricandidatura alla Casa Bianca.
Alberto Celletti
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