Città del Messico, 10 mag – Ay Caramba! Una decisione divertente e che fa anche riflettere quella di 18 candidati alle elezioni in Messico: hanno deciso di “autodeterminarsi” donne nei documenti e far manbassa delle quote rosa.
Messico, 18 candidati cambiano … sesso
Il partito Fuerza por México ha presentato ben 18 candidati maschi per diverse posizioni per elezioni che si terranno nello stato di Tlaxcala. Ma ahimé, le loro candidature sono state respintei dalle autorità elettorali locali perché non avrebbero rispettato la parità legale, tra uomini e donne candidati, richiesta dalle leggi messicane. Problema risolto, con un colpo di genio che gioca sull’identità di genere: i candidati, precedentemente registrati come uomini, lo hanno fatto “autodeterminandosi” donne.
E vincono loro
Sorprendentemente, in una sessione straordinaria, il Consiglio generale dell’Istituto elettorale di Tlaxcalteca (ITE) ha approvato la registrazione delle candidature “al femminile” del partito poiché, secondo la maggioranza dei membri, l’auto-attribuzione del genere delle persone non può essere legalmente messa in discussione. Nessuno, quindi, può mettere in dubbio la sincerità delle richieste di questi 18 candidati che si “identificano”, d’improvviso, come donne, sebbene sia a tutta evidenza una scorciatoia per candidarsi comunque anche senza aver rispettato le cosiddette quote rosa.
I collettivi Lgbt impazziscono
La cosa, ovviamente, non è piaciuta ai collettivi messicani Lgbt, che hanno contestato la decisione. Secondo loro, questo escamotage ridicolizza e si appropria di risorse storicamente appartenute alla loro comunità. Dicono che questi candidati abbiano cambiato sesso “arbitrariamente” che la loro decisione “é sospetta”. Ma noi rispettiamo la decisione dei 18 messicani: se si sentono donne, e per di più donne impegnate politicamente, chi siamo noi per attaccarli?
Ilaria Paoletti
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