Roma, 5 ago – Non passa giorno che in Italia non arrivino imbarcazioni che trasportano immigrati provenienti dall’Africa e nonostante gli sforzi del governo gli sbarchi continuano, a un ritmo impressionante. Ciò che molti media trascurano sono però le mosse di alcuni Paesi africani, quelli più ricchi e sicuri del continente nero, alle prese con continui ingressi di clandestini provenienti da altre nazioni africane. Ecco, lungi dal praticare una politica delle porte aperte, questi Paesi africani utilizzano spesso il pugno di ferro per espellere gli immigrati illegali. L’ultimo caso al riguardo è quello del Marocco, dove 50 clandestini senegalesi sono stati espulsi dalle autorità di Rabat e rimpatriati in Senegal.
L’Africa che respinge gli immigrati: il caso Marocco
Gli immigrati senegalesi espulsi dal Marocco erano principalmente donne, bambini e uomini in precarie condizioni di salute. Dalle autorità marocchine hanno ricevuto aiuti medici, ma non il diritto di rimanere nel Paese nordafricano. Il governo di Rabat ha invitato il Senegal a riprenderseli e l’esecutivo di Dakar ha di conseguenza inviato un aereo militare per riportare a casa i propri cittadini. Quanto è successo in Marocco non deve sorprendere, come accennato sono diverse le nazioni del continente nero che respingono gli immigrati.
Basti pensare alla Tunisia che già prima di firmare l’accordo di cooperazione con l’Italia ha espulso diversi clandestini. Oppure all’Algeria, che ha bloccato migliaia di immigrati nel deserto impedendo loro di arrivare nelle principali città del Paese.
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Giuseppe De Santis