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Mariupol sotto assedio e senz’acqua: “Temiamo centinaia di vittime”

by Ludovica Colli
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Roma, 2 mar – “Non possiamo contare il numero delle vittime, ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi”: così il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov. Si teme il peggio perché, come spiega Orlov alla Bbc, un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130mila persone, è stato “quasi completamente distrutto”.

Mariupol sotto assedio e senz’acqua: le autorità ucraine temono centinaia di vittime

“L’esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città“, afferma Orlov. La città portuale di Mariupol, situata sulla costa settentrionale del mar d’Azov, è accerchiata e non ha più acqua: 500mila abitanti sono dunque bloccati. A lanciare l’allarme è il sindaco della città, Vadym Boichenko, come riporta il Guardian. “Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l’uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone”, spiega Boichenko. Il sindaco di Mariupol precisa che “non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano”.

La città è accerchiata dalle truppe separatiste

A circondare la città d’importanza strategica per l’offensiva russa sono state le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk. Ad annunciarlo è il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin. “Mariupol è stata circondata. Le forze armate continueranno ad avanzare in quest’area per porre fine ai bombardamenti delle aree residenziali”, spiega Basurin. Lo riportano le agenzie russe Tass e Interfax.

I filo-russi del Donetsk accusano il battaglione Azov di voler fare strage di civili per dare la colpa ai russi

Secondo le truppe della Repubblica popolare di Donetsk, il battaglione Azov a Mariupol avrebbe intenzione di fare strage di civili per poi addossare la colpa ai separatisti. Lo riporta la Tass. Secondo un portavoce, i nazionalisti ucraini starebbero assiepando un gran numero di civili in una fabbrica della Azovstal. Dopo di che vorrebbero “far saltare in aria gli edifici della fabbrica e poi accusare la parte russa di sterminio di civili e distruzione di infrastrutture civili con il fuoco dell’artiglieria”.

Ludovica Colli

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Manlio Amelio 3 Marzo 2022 - 2:20

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“D’altro canto, a testimonianza dell’esistenza di una tendenza separatista già pienamente formata all’inizio del secondo quarto dell’Ottocento, è pur vero che Simḥah Babovich (1790-1855), capo della seconda delegazione, già nel 1827 cercò di presentare, senza successo, una petizione per ottenere che ai caraiti fosse accordato lo status di ‘nazione’ distinta dai rabbaniti (Miller 1993, 30). ”
(La Crimea tra Russia, Italia e Impero ottomano a cura di Aldo Ferrari ed Elena Pupulin)

Ah Ah Il Guardiano: dei falsi protocolli dei guardiani della disinformazione mondiale ah ah

“Il 28 giugno, il Guardian dedicò quasi una pagina alle dichiarazioni del “presidente” del regime di Kiev, l’oligarca Petro Poroshenko. Di nuovo venne applicata la regola dell’inversione orwelliana. Non c’era alcun colpo di stato; nessuna guerra contro la minoranza ucraina; la colpa di tutto era dei russi. “Vogliamo modernizzare il mio paese” disse Poroshenko. “Vogliamo introdurre libertà, democrazia e valori europei. A qualcuno questo non piace. A qualcuno non piacciamo per questo.”
(Su Israele, l’Ucraina e la Verità scritto da Mafalda Conti 4 Agosto 2014)

La Storia si ripete! Allora avete capito chi sono i cocchieri di questa Guerra Santa?
e il lapsus di Biden? non era mica una gaffe del Gaff-eu-r-Usa… ah ah era un lapsus Freudiano!.. ah ah

“Teheran. L’Iran può rivendicare di essere stato il primo stato al mondo a dissociarsi dalle critiche a Putin, e ad aver accusato del conflitto in Ucraina esplicitamente la NATO. I nemici dell’Occidente sono i soliti noti.”
(Alfredo De Girolamo e Enrico Catassi, La guerra in Ucraina vista dal Medio Oriente)

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By Manlio Amelio

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