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Madrid, Hogar Social in piazza con le vittime di una truffa milionaria

by La Redazione
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hogarMadrid, 11 mag – A poche settimane dalle elezioni regionali e comunali, migliaia di persone hanno occupato le grandi strade del centro di Madrid con la richiesta di trovare una soluzione politica a una truffa piramidale con quasi 500.000 persone danneggiate.

Forum Filatélico, Afinsa, e Arte y Naturaleza: si tratta di tre soggetti scomparsi dalle tv e dimenticati da molti. Altri, invece, se ne ricordano ogni giorno perché aspettano, quasi un decennio dopo, una soluzione alla truffa che ha portato via loro via tutti i risparmi.

Alla manifestazione, convocata dalla Piatafotma “Solución Fórum-Afinsa” ha aderito il movimento spagnolo Hogar Social Madrid, l’organizzazione nazionalista che per mesi ha aiutato settimanalmente oltre 160 famiglie in difficoltà e dato un tetto in una occupazione a scopo abitativo a 12 di loro, prima di essere proditoriamente sfrattata dalla polizia. L’organizzazione ha portato in piazza uno striscione con il motto: “L’usura è il cancro del mondo. Hogar Social Madrid”.

Fórum Filatélico e Afinsa furono chiuse dalla polizia nel 2006. Questi soggetti, in cui molti consumatori avevano investito i propri risparmi, promettevano una redditività superiore a quella dei prodotti finanziari tradizionali senza nessun rischio, basando la loro stabilità nella eterna rivalorizzazione dei francobolli. Invece erano i nuovi investitori a pagare inconsapevolmente le rendite degli altri, disegnando così una truffa piramidale senza alcun sostegno reale. Dei francobolli e la loro redditività non c’era traccia: i prezzi erano esponenzialmente gonfiati e, a volte, non esisteva neanche la parte fisica dell’inversione. Un sistema, infine, senza nessuna garanzia e fondato soltanto sulla fiducia e sulla attrazione continua di nuovi investitori.

Per quanto riguarda a Arte y Naturaleza, fallita pure nel 2006, il funzionamento era lo stesso: una truffa piramidale, questa volta sulle opere d’arte.

L’intervento giudiziario evidenziò l’esistenza di quasi mezzo milione di truffati e cominciò il vero problema: chi rimborsa i soldi ai piccoli risparmiatori? Le inchieste giudiziarie –che ancora continuano- non hanno risolto la questione e i diversi gruppi politici, per quanto appoggino verbalmente la causa degli interessati – non sanno andare oltre.

La solvibilità delle società era stata ripetutamente difesa dagli stessi poteri pubblici che, dopo l’inchiesta giudiziaria, hanno chiuso gli occhi. I tribunali, per il momento, confermano questo atteggiamento sostenendo che la caratterizzazione commerciale – e non finanziaria – delle società esime l’amministrazione da responsabilità verso i truffati, che devono sopportare le perdite. Per le vittime, invece, questa ingegneria giuridica non serve e fanno presente con mobilitazioni mensili che l’abbandono che subiscono è inaccettabile. Lamentano inoltre il ritardo della giustizia e il tradimento dei politici.

Non a caso il motto della manifestazione è stato: “Imprese colpevoli, Stato responsabile”. Nove anni dopo, le vittime di Fórum hanno recuperato il 20,5%, e per i colpiti di Afinsa la cifra è soltanto del 5%. Si calcola che ci siano 6.000 milioni di euro da recuperare. La soluzione proposta implica che il governo spagnolo acquisti il credito dei truffati e liberi i consumatori dalla lunghissima e incerta attesa di un eterno processo giudiziario.

Laura Portolés

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Miguel 12 Maggio 2015 - 12:12

La maggior parte dei benefici della questa azienda per pagare gli interessi non venivano per l’investimento in francobolli, ma per l’investimento in immobili durante la “bolla inmobiliaria” in Spagna

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