Roma, 27 mar – Nella Repubblica Popolare di Lugansk potrebbe essere indetto un referendum di eventuale annessione alla Russia. È quanto emerge dagli aggiornamenti Tgcom24 sul conflitto ucraino. Nel frattempo, Volodymyr Zelensky continua a chiedere aiuti militari all’Occidente.
Lugansk, possibile referendum per entrare nella Russia
A parlare è Leonid Pasechnik, il leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell’est dell’Ucraina. Mosca ha recentemente riconosciuto come indipendente la zona, insieme alla Repubblica del Donetsk, nell’area del Donbass. Pasechnik afferma che “in un prossimo futuro si potrà indire un referendum per decidere di un’eventuale annessione alla Federazione”, come rendono noto le agenzie russe. Di certo se il Lugansk dovesse indire un referendum per essere annesso alla Russia, la cosa non passerà inosservata in Occidente. Come del resto non passò come tale la consultazione che coinvolse la Crimea ormai otto anni fa. Un referendum che fu dichiarato illegale da praticamente ogni ambiente vicino a Washington.
Zelensky: “Impossibile salvare Mariupol senza altre armi”
Continuano, intanto, le richieste di Zelensky riguardo gli aiuti militari, questa volta concentrati nell’area di Mariupol, da tempo sotto l’assedio russo. Per il presidente ucraino il Paese “sta aspettando troppo a lungo per le armi richieste alla comunità euro-atlantica, è impossibile salvare Mariupol senza carri armati e aerei”. Il capo del governo di Kiev, insomma, continua a chiedere sostegno militare all’Occidente, interpretandola come l’unica via possibile per uscire dalla crisi. E questo nonostante di aiuti militari ed economici ne siano arrivati eccome, sia dalla sponda statunitense che da quella dell’Ue.
Alberto Celletti