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“L’Ue non può reggere stop al gas russo”: l’avvertimento di Olli Rehn

by Adolfo Spezzaferro
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stop gas russo

Roma, 9 mag – “L’Ue non può reggere uno stop al gas russo“: a lanciare l’avvertimento è Olli Rehn, governatore della banca centrale finlandese. L’Ue come è noto intende approvare l’embargo sul petrolio e il prossimo passo riguarderà il gas. Tuttavia, riguardo la possibilità che l’economia europea sia in grado di reggere il contraccolpo, secondo Rehn, “è importante adottare sanzioni limitando il più possibile il costo per i cittadini ed è per questo che la Commissione ha proposto un embargo graduale“.

Rehn: “L’Ue non può reggere stop al gas russo”

In ogni caso, ammette Rehn, già commissario Ue per l’Economia e vicepresidente della Commissione Ue, “sappiamo bene che con il gas sarà più complicato. Sto seguendo il dibattito in Germania e so che ci sono diverse stime sull’eventuale impatto macroeconomico. A mio avviso sarà difficile, ma non catastrofico“, assicura in una intervista con un ristretto gruppo di media europei – tra cui La Stampa – a margine del seminario “Global Europe” di Salisburgo.

L’ex commissario Ue: “Serve un piano anti inflazione”

Più in generale, avverte l’ex commissario Ue, bisogna intervenire per rispondere all’andamento dell’inflazione. “Penso sia ragionevole – spiega Rehn – prevedere per luglio un aumento dei tassi in linea con la normalizzazione della nostra politica monetaria. E mi aspetto un azzeramento in autunno, ovviamente a patto che non ci siano contraccolpi dalla situazione in Ucraina tali da far deragliare gli sviluppi dell’economia europea”. “Il nostro mandato principale – sottolinea – è la stabilità dei prezzi e dobbiamo concentrarci su questo. Ecco perché ci sarà una normalizzazione della politica monetaria, con un tasso di azzeramento piuttosto rapido”.

“Attuazione Next Generation Eu cartina tornasole per qualsiasi nuovo strumento”

In merito alla richiesta del premier Mario Draghi di uno schema tipo Sure, basato sui prestiti, per finanziare il caro-bollette con bond comuni, per Rehn, “la vera cartina tornasole per qualsiasi nuovo strumento sarà l’attuazione del Next Generation Eu. Sarà il banco di prova per altre azioni simili – sostiene -. Per quanto ne so, la proposta di Draghi riguarda i prestiti piuttosto che le sovvenzioni. E penso che sia per certi versi opportuna. Ma questo è un qualcosa che spetta ovviamente ai leader Ue”.

“Finlandia nella Nato? Siamo consapevoli che potrebbero esserci diverse azioni da parte della Russia”

Sul fronte della guerra, visto e considerato che la Finlandia si appresta a entrare nella Nato, i cronisti chiedono a Rehn se teme ripercussioni da parte della Russia. “Secondo la Carta delle Nazioni Unite, ogni nazione indipendente ha il legittimo diritto di decidere autonomamente la propria politica estera di sicurezza. E quindi – chiarisce il governatore della banca centrale finlandese – qualsiasi contromisura non sarebbe né legittima né giustificata”. “Detto questo – ammette -, siamo consapevoli che nel mondo reale potrebbero esserci diverse azioni da parte della Russia. Ma siamo molto uniti e molto ben preparati a resistere e quindi possiamo superare anche questo periodo difficile”, conclude ostentando sicurezza. In verità, l’Ue è tutt’altro che unita sul fronte dell’embargo di petrolio e gas contro la Russia.

Adolfo Spezzaferro

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