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E’ morto Luc Montagnier, il Nobel che scoprì il virus Hiv

by Alessandro Della Guglia
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Luc Montagnier morto

Roma, 10 feb – Fine del giallo: lo scienziato francese Luc Montagnier è morto. Il Premio Nobel per la Medicina nel 2008 per i suoi fondamentali studi sull’Aids, è deceduto davvero, all’età di 89 anni. Nel 1983, insieme a Françoise Barré-Sinoussi, scroprì il virus Hiv.

Luc Montagnier è morto: le conferme

E’ dunque confermata la notizia diffusa ieri da France Soir, rilanciata soltanto oggi da diversi media transalpini. Il quotidiano Liberation ha citato anche il certificato di decesso del professore: Montagnier è morto martedì scorso all’Ospedale americano di Neuilly. Lo stesso giornale francese menziona la testimonianza della dottoressa Béatrice Milbert, con la quale lo scienziato avrebbe dovuto organizzare un convegno Ginevra nel gennaio 2021, che ha confermato la morte di Montagnier. Altra conferma è arrivata dal professor Didier Raoult: “Luc Montagnier è morto. Perdiamo un uomo la cui originalità, l’indipendenza e le scoperte sull’Rna hanno permesso la creazione del laboratorio che ha isolato e identificato il virus dell’Aids“. Scoperte che secondo Raoult, sono valse a Montagnier “la gloria, il Premio Nobel nonché l’inaudita ostilità dei suoi colleghi”. E “l’attenzione portata alle sue ultime ipotesi è stata sproporzionata”. Chiaro il riferimento alle tesi dello scienziato francese su Covid e vaccini.

La teoria di Montagnier sui vaccini anti Covid

“Non sono contro i vaccini, alla cui ricerca ho dedicato gran parte della mia vita”, aveva detto nel settembre 2021 Montagnier. “Li ritengo molto importanti nella cura delle malattie trasmissibili e delle epidemie, ma sono contrario a prodotti non sicuri i cui effetti sono ancora del tutto sconosciuti. Un vaccino può considerarsi sicuro solo dopo un tempo di sperimentazione molto più lungo”. Di qui i suoi dubbi sui vaccini anti Covid. “Questa campagna vaccinale è stata effettuata con errori di carattere scientifico e medico, che hanno aggravato la situazione. Nei vaccini di solito è presente il virus attenuato che una volta iniettato stimola il sistema immunitario in maniera delicata”, aveva detto ancora lo scienziato. A suo avviso invece certi vaccini anti Covid “sono una terapia genica che serve a stimolare la produzione di proteine nella nostre cellule. È un sistema che ritengo innaturale, perché fa si che nuovo materiale genetico sia inserito nel nostro genoma”.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Loscuro 10 Febbraio 2022 - 7:06 Reply
Primula Nera 11 Febbraio 2022 - 8:48

Profondamente dispiaciuto. Una persona coraggiosa e perbene, così come lo era Giuseppe De Donno.

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Cesare 11 Febbraio 2022 - 11:42

Montagnier doveva fare da testimone ad un processo sul coronatruffa, cosi’ come Trinca.Ambedue spariti negli stessi giorni.Coincidenza?

da; lapecoranera.it
Montagnier doveva testimoniare il 12 Febbraio al Gran Giurì che procede per crimini contro l’umanità
11 Febbraio 2022

A quanto apprendiamo da fonti estere – lo scrive MePiù.it – Luc Montagnier doveva testimoniare il 12 Febbraio al Gran Giurì che procede per i crimini contro l’umanità da Covid-19. Le testimonianze degli esperti iniziano sabato 12 febbraio.

Sabato 5 febbraio 2022 gli avvocati hanno pronunciato le loro dichiarazioni di apertura al Grand Jury Procedendo dalla Peoples´ Court of Public Opinion, un tribunale internazionale di diritto naturale. L’avvocato Dr. Reiner Fuellmich dalla Germania ha rilasciato la sua dichiarazione di apertura che includeva una panoramica dei testimoni esperti che testimonieranno davanti al tribunale. Tra questi nomi compare anche quello del Professor Luc Montagnier, recentemente scomparso, avvolto da diatribe tutte mediatiche sull’informazione della sua morte. La notizi

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