Roma, 29 ott – La Banca mondiale ha fatto di recente una stima della crescita economica dell’Africa subsahariana e ha previsto che nel 2022 crescerà del 3,3%, un dato in calo rispetto al 2021 quando la crescita è stata del 4,1%.
I motivi di questo calo solo legati a fattori quali la siccità, il calo della crescita economica globale, l’aumento dei prezzi delle materie prime causato dalla guerra in Ucraina e il rischio associato all’alto debito estero di alcuni Paesi. A prima vista quelle della Banca mondiale possono sembrare conclusioni pessimistiche sullo stato di salute dell’economia subsahariana, ma la stessa Banca sottolinea il buon andamento delle economie di Costa D’Avorio e Senegal.
Come crescono Costa d’Avorio e Senegal
Stando alle stime la Costa D’avorio è la nazione dell’Africa subsahariana che nel 2022 crescerà di più: +5,7% del Pil. Un dato positivo legato agli alti prezzi delle materie prime (cacao, caffè, cotone, gomma arabica) prodotte da questo Paese africano e al buon andamento nel settore delle costruzioni, dei servizi e del turismo. Una situazione simile viene riscontrata in Senegal, anche se per questo Paese esistono delle differenze sostanziali rispetto alla Costa D’Avorio.
Se infatti nel 2021 l’economia del Senegal è cresciuta del 6,1%, nel 2022 la crescita si attesterà al 4,8%. Un calo legato all’aumento dei prezzi che ha frenato la spesa dei consumatori senegalesi, tanto che la crescita è stata trainata per lo più da investimenti nel settore minerario, dall’agricoltura e dai servizi. Tuttavia per il Senegal gli economisti della Banca mondiale hanno previsto una forte crescita per il periodo 2023 e 2024, rispettivamente dell’8% e del 10,5%. Incrementi legati al fatto che nei prossimi due anni, in Senegal, verrà avviata l’estrazione di gas e petrolio dai giacimenti marittimi.
Giuseppe De Santis