Roma, 7 nov – Continuano a emergere particolari inquietanti sulla vita dei Clinton e sulle loro spese pazze con soldi non loro (anche se il tema non sembra suscitare scandalo sui media compiacenti, almeno non quanto è accaduto per delle banali dichiarazioni maschiliste di Trump risalenti a 10 anni fa). In alcune mail diffuse da Wikileaks risulta per esempio che Chelsea Clinton avrebbe usato fondi della “Clinton Foundation” per pagare il suo matrimonio con Marc Mezvinsky, costato qualcosa come 3 milioni dollari. La circostanza emerge nel botta e risposta via mail tra Doug Band, ex consigliere di Bill Clinton, e John Podesta, poi capostaff della campagna presidenziale di Hillary. Nel 2012, il primo scrive al secondo informandolo che Chelsea stava facendo una indagine interna sui soldi spesi dalla Fondazione di famiglia, cosa ipocrita e incoerente visto che, afferma Band, lei li aveva usati per le sue nozze.
Sembra, inoltre, che Chelsea avesse parlato delle proprie indagini sui soldi della Fondazione con le figlie di Bush, che lo avevano riferito al Partito repubblicano. Tra le mail spunta anche quella su Marc Lasry, miliardario manager di fondi speculativi che sosteneva la fondazione, CEO dell’Avenue Capital con forti legami finanziari con il “National Enquirer”, popolare settimanale statunitense di taglio scandalistico. Per Band, Lasry “è stato utile su vari fronti….ad esempio ha distrutto potenziali e sfavorevoli storie (riguardanti i Clinton) sull’Enquirer”. Ma come, la stampa distrugge le notizie che possono nuocere ai Clinton? Si tratta di un fatto piuttosto grave. Jennifer Palmieri, portavoce della Clinton, ha scritto su Twitter: “Amici, sappiate che se negli ultimi due giorni vedrete annunci di ‘bombe’ da Wikileaks, sono probabilmente dei fake”. Ma quell’avverbio (“probabilmente”) denota una certa difficoltà…
Giorgio Nigra