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La scomoda “profezia” di Thomas Jefferson

by La Redazione
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jeffersone, presidente

Roma, 12 feb – Chi l’avrebbe mai detto che uno dei presidenti americani più importanti e celebrati, addirittura nel XIX secolo avesse descritto alla perfezione i nostri tempi moderni? Dopo aver sostenuto la ribellione delle colonie americane contro la Gran Bretagna, aver partecipato alla stesura della Dichiarazione d’indipendenza e aver promosso una sana economia agraria e di auto-sufficienza dall’Europa per il proprio paese, Thomas Jefferson sembra aver ancora molto da dare alla sua incredibile e veggente capacità di essere monito con i suoi pensieri. Un aiuto per i nostri oscuri tempi odierni fatti di molte frasi a effetto e poche riflessioni fertili, intelligenti.

Quella scomoda “profezia” di Thomas Jefferson

Prova ne è una sua riflessione, dalla potente forza evocatrice, indirizzata a una seria e critica partecipazione politica dei cittadini nel vivere con coscienza la propria Nazione. “Singoli atti di tirannide possono essere attribuiti a un impulso momentaneo, ma una serie di oppressioni, iniziate in un periodo determinato, che rimangono inalterate nonostante l’alternarsi dei governanti, dimostrano fin troppo chiaramente l’esistenza di un piano deliberato e sistematico, mirante a ridurci in stato di schiavitù”, scrisse Jefferson (citazione tratta dal saggio E la verità vi renderà liberi, di David Icke).

Come non vedere in questa potente riflessione tutta la spaventosa e distopica, quanto reale, dinamica relativa al Covid: dalle restrizioni ai lockdown, passando per il green pass. Per arrivare alle situazioni critiche nate in un determinato momento che diventano un triste quotidiano per la popolazione, con i governanti che si alternano, cambiano, ma il sistema attanagliante rimane il medesimo. È davvero possibile non fare un paragone tra il ragionamento espresso da Jefferson e il nostro vivere degli ultimi anni?

Per chi vuole cancellare il passato cosiddetto scomodo, per adattarlo a un presente senz’anima – vedi il fenomeno della cancel culture – probabilmente questo pensiero non meriterebbe voce, né luce, né riflessione. Eppure, come disse il citatissimo – ma poco letto – George Orwell, “chi controlla il passato controlla il futuro”.

Andrea Larsen

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fabio crociato 12 Febbraio 2022 - 8:07

I “governanti” sono governati… da stati patologici generali!

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