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La Corte Suprema ha deciso: il travel ban di Trump è del tutto legale e non è razzista

by admin
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Washington, 5 dic – Ennesimo capitolo del discusso Travel Ban: può tornare in vigore. A dirlo è stata la Corte Suprema degli Stati Uniti, la quale ritiene che il controllo e la regolamentazione degli ingressi negli Stati Uniti per i cittadini di sei Paesi definiti “a rischio” sia una prassi che può essere adottata in tutte le sue parti. Una prima versione del provvedimento, che costituì il primo atto dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca, prevedeva che il bando fosse per i cittadini di Paesi a maggioranza musulmana e per questo Trump venne tacciato di razzismo e il provvedimento bloccato dai giudici. Poi la correzione, tant’è che nell’ultima versione, la terza, ci sono anche Paesi non musulmani.

In sostanza ai cittadini di Chad, Iran, Libia, Somalia, Siria, Yemen, Corea del Nord e ad alcuni funzionari del governo del Venezuela e alle rispettive famiglie può essere negato il visto di ingresso permanente negli Stati Uniti.

Dei 9 giudici della Corte Suprema, sette hanno autorizzato l’amministrazione Trump ad ignorare le sentenze delle corti di grado inferiore e abbracciato la tesi secondo cui il presidente americano ha agito nel rispetto dei suoi poteri per controllare l’immigrazione.

Un rappresentante dell’amministrazione Trump, Noel J. Francisco, ha spiegato che il provvedimento si è reso necessario in seguito “a una analisi completa e globale delle informazioni condivise con governi stranieri e che sono usate per controllare stranieri che puntano a entrare in Usa”. E di fronte al pronunciamento della sentenza la Casa Bianca si è detto “non sorpresa”, poiché il travel ban è “legale ed essenziale per proteggerci”. Di tutt’altro avviso i rappresentanti dei vari gruppi sociali ed etnici interessati dal provvedimento, i quali sostengono che in questo modo si impedisce a “100 milioni di persone in arrivo da nazioni prevalentemente musulmane di entrare in Usa”.

La vicenda però è tutt’altro che conclusa perché da discutere c’è ancora la questione sulla discriminazione religiosa, argomento su cui la Corte Suprema si riserva ancora un po’ di tempo per emettere la sua sentenza.

Anna Pedri

 

 

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3 comments

serena 5 Dicembre 2017 - 11:17

Una decisione logica. Solo un pazzo può non condividerla

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nemesi 5 Dicembre 2017 - 11:36

io credo che solo pensare che un Paese (per quanto grande possa essere) DEBBA accogliere cento milioni (!) di Stranieri musulmani e non…sia follia pura; a mo avviso è anche per questo che è stato eletto Trump, buon senso logico contro autentici deliri del pensiero.

cento milioni di Stranieri; a pensarci fa il paro con il presidente del senato Grasso,che ha dichiarato che l’Italia deve accogliere TUTTI…

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Tony 5 Dicembre 2017 - 9:12

……divieto concepito non per bloccare il terrorismo o invasione di culture aliene,ma, chiaramente, di origine squisitamente politiche…basta leggere i nomi dei paesi interessati al divieto..

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