Roma 31 mar – Il governo di Kiev e la segreteria Nato smentiscono il ritiro da Mariupol delle truppe russe, come si apprende dagli aggiornamenti Tgcom24.
Kiev su Mariupol: “Città ancora sotto il fuoco, avviati solo corridoi umanitari”
Il governo di Kiev si esprime sul ritiro a Mariupol annunciato da Mosca. Secondo la vicepremier ucraina con con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk: “Non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia”. La donna ha espresso queste dichiarazioni in videocollegamento con i media internazionali a Leopoli. E ha successivamente aggiunto: “Non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco”.
Nato, Stoltenberg: “Continueranno gli attacchi”
Sulla scorta delle dichiarazioni di Kiev su Mariupol, anche i vertici dell’Alleanza Atlantica. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che “secondo l’intelligence, Mosca non si sta ritirando ma anzi vuole rafforzare la sua operazione militare in Donbass e mantenere la sua pressione su Kiev. Ci possiamo dunque aspettare altre azioni militari e ancora più sofferenza”. Ancora una volta ci sono versioni differenti. Un botta e risposta che prosegue imperterrito dall’inizio del conflitto.
Alberto Celletti
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