Roma, 11 apr – Che l’assassino torni sul luogo del delitto è una vecchia legge dei romanzi gialli. Accade spesso anche nei delitti della storia e non è detto che sia un male, se questo vuol dire superare gli odii del passato. Non sembra questo il caso della visita del segretario di Stato americano John Kerry in Giappone, in occasione del G7 dei ministri degli Esteri, che includerà anche una sua comparsata a Hiroshima, dove deporrà fiori insieme agli altri colleghi sul memoriale in onore delle 140mila persone uccise dalla bomba atomica americana del 6 agosto 1945.
Si tratterà del primo segretario di Stato Usa a visitare il memoriale. Sarà la prima volta anche per i rappresentanti di Francia e Gran Bretagna, ovvero le nazioni vincitrici della Seconda guerra mondiale. Il gesto potrebbe spianare la strada alla visita di un presidente Usa a Hiroshima, finora mai avvenuta. L’occasione potrebbe essere il summit del G7 del 26-27 maggio a Ise-Shima, non lontano da Hiroshima. Il più alto esponente politico americano in carica a visitare finora Hiroshima è stata la Speaker della Camera Nancy Pelosi, nel G8 degli Speaker del 2008.
Ma attenzione: lo staff del capo della diplomazia americano ha chiarito che Kerry non chiederà scusa per la bomba. E allora non si capisce bene il motivo della visita e della deposizione dei fiori: se sganciare la più micidiale bomba mai usata in guerra su una popolazione civile non è qualcosa che necessiti delle scuse, allora vuol dire che gli Usa vanno fieri di ciò che hanno fatto, che magari lo rifarebbero. E allora cosa ci va a fare Kerry al mausoleo di Hiroshima? A dire che quei 140mila giapponesi inceneriti all’istante, oppure morti fra atroci tormenti per le ustioni o le radiazioni, se la sono cercata?
Roberto Derta
3 comments
Kerry più spregevole di quel negro cretino del suo padrone.
Sottoscrivo al 100%
Ma i giapponesi non hanno ancora capito quale era il mezzo di diffusione della democrazia yankee? Bombe a tonnellate e per di più atomiche, tanto per far capire che chi non si piegava era già annientato, anzi evaporato, dal nuovo modello di vita da esportare.
Quel Kerry con la sua faccia sembra un personaggio da cartoni animati ma è tanto crudele nelle sue affermazioni da far rabbrividire .