Roma, 5 feb – “Venite in Azerbaigian. Venite a visitare il nostro paese”. Hafiz Pashayev, Rettore dell’ADA University e vice ministro degli Affari Esteri dell’Azerbaigian, ha chiuso con questa frase la presentazione del suo libro “Memorie di un ambasciatore”, che si è svolta ieri a Roma presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Franco Frattini, Presidente della SIOI ed ex ministro degli Affari Esteri italiano e Alessandro Politi, analista strategico e docente di geopolitica, geoeconomia ed intelligence.
Oltre alla discussione sugli argomenti trattati nel libro, l’incontro ha rappresentato una stimolante occasione per ribadire il centrale ruolo geo-politico che l’Azerbaigian gioca nella regione caucasica centrale e, soprattutto, per incentivare i rapporti commerciali, economici e politici con l’Italia. Ciò ha assunto ancor più valore data la presenza in sala dell’ambasciatore designato dell’Azerbaigian in Italia.
Dopo aver tratteggiato la storia politica dello stato, sia Franco Frattini che Hafiz Pashayev, hanno espresso la volontà di ampliare ed irrobustire le relazioni tra i due paesi anche ed “oltre” il lavoro ufficiale che la diplomazia può fare; hanno espresso chiaramente di voler contribuire, tramite l’operato della SIOI, a rafforzare il ruolo stabilizzatore che l’Azerbaigian svolge in un delicata zona del mondo, al confine tra Turchia ed Iran e punto di inizio del Trans Adriatic Pipeline che porterà il gas dell’Azerbaigian in Europa, passando proprio per l’Italia. Paradossalmente (ma neanche troppo) è proprio “oltre la politica” che si possono curare gli interessi nazionali in un paese ricco di risorse energetiche, commerciali e turistiche e che avrebbe anch’esso l’interesse di stringere relazioni proficue e durature con il Bel Paese. Ovviamente è l’augurio che ci facciamo anche noi.
Aurelio Pagani