Raqqa, 07 mar – Quella che viene considerata la capitale dell’Isis in Siria, la città di Raqqa, è stata scossa da una violenta insurrezione popolare durante la giornata di ieri, secondo quanto riportato dalla testata russa RT.
La ribellione di popolo è stata guidata da cittadini filo governativi e ha visto la riconquista di ben cinque quartieri della città a nord della Siria (al-Dareiyeh, al-Ramileh, al-Ferdows, al-Ajili e al-Bakri). A seguito della manifestazione, durante la quale sono stati scanditi slogan e cori inneggianti all’Esercito Arabo Siriano e al presidente Bashar Al Assad, sono iniziati cruenti combattimenti tra i rivoltosi e i miliziani dello Stato Islamico. Secondo le fonti, sarebbero centinaia i fondamentalisti uccisi e circa 200 i “disertori” del Califfato che stanno cercando di scappare dalla città, nonostante siano state bloccate le vie d’accesso per impedirne la fuga.
Intanto le forze armate governative avanzano lungo l’autostrada M45 che collega Hama a Raqqa, raggiungendo la zona occidentale della provincia della “capitale siriana dell’Isis”. Il drappo nero dell’Isis è stato sostituito dalla bandiera della Siria laica e sovrana e il sodalizio tra il popolo e le forze regolari dell’Esercito Arabo Siriano continua a donare vittorie in questa guerra contro la fanatica barbarie dei miliziani del Califfato.
Ada Oppedisano
2 comments
I veri siriani sono li a defendere la loro Terra
Queste notizie possiamo stare certi non si sentiranno mai sui media asserviti al regime. C’è da augurarsi che gli insorti vengano presto soccorsi dall’esercito siriano e non vengano bombardati dalla coalizione occidentale per la quale questi episodi contraddicono il dogma della ‘spontanea primavera araba’ anti Assad e quindi devono essere taciuti e magari al più presto repressi